Siracusani pendolari della salute, Prestigiacomo: “32 milioni in prestazioni a Catania”
Nei giorni scorsi, la parlamentare Stefania Prestigiacomo (FI) aveva definito la sanità siracusana “bancomat” di Catania. E adesso la stessa deputata azzurra quantifica l’ammontare del “prelievo”: “oltre 32 milioni di euro”. Prestigiacomo prende in esame i primi 9 mesi del 2018. “Oltre 7.300 ricoveri nelle strutture della provincia etnea con, ad esempio 7 milioni di euro al Policlinico universitario, oltre 4 al Garibaldi, 3,2 al Cannizzaro, 2,5 all’Iscas di Pedara, 1 milione all’Humanitas e così via. Questi numeri, credo, diano l’esatta proporzione della considerazione di Siracusa come appendice e serbatoio di pazienti per Catania”.
Rimane quindi attuale la bocciatura della rete ospedaliera regionale che istituzionalizza “la marginalizzazione di Siracusa e la sua completa subalternità alla sanità catanese con la relativa condanna dei suoi malati al pendolarismo della salute”, spiega l’ex ministro. Eppure, secondo Stefania Prestigiacomo, basterebbe un piccolo sforzo per evitare tutto questo: “programmare per Siracusa un ospedale di secondo livello, cominciando da subito ad imboccare la strada del miglioramento”.
Su questo tema, ha preso corpo nei giorni scorsi una sorta di partito dei sindaci che vuole spingere per quel tipo di risultato. Un invito alla coesione ed all’unità rilanciato anche dalla Prestigiacomo. “Credo sia importante, lo ribadisco, che questa battaglia venga portata avanti in maniera unitaria e coesa da tutta la provincia sia in termini di Istituzioni rappresentative che di forze sociali e politiche”. Attenzione, però, a buttarla solo in caciara politica. “Se derubricheremo anche questa vicenda grave in una sterile polemica stracittadina avremo perso una occasione, del tempo e forse anche un po’ di dignità”.