Sisma 90, rimborso dei tributi: accelerata per far ripartire i pagamenti
Novità per chi attende il rimborso relativo ai tributi “Sisma 90” nelle province di Siracusa, Ragusa e Catania. Entro il 2021 dovrebbe concludersi la trentennale vicenda. Le nuove risorse stanziate nel decreto Milleproroghe, grazie al lavoro dei parlamentari Paolo Ficara e Marialucia Lorefice (M5s) e al sottosegretario Alessio Villarosa, permettono all’Agenzia delle Entrate di avere le risorse a disposizione per effettuare i pagamenti dovuti agli aventi diritto, da troppi anni in attesa.
“In queste settimane di lockdown, siamo stati contattati da tanti cittadini che chiedevano informazioni sulle tempistiche e procedure di rimborso delle somme dovute. Somme che possono certo alleviare le difficoltà economiche che le famiglie stanno attraversando”, dicono i due esponenti pentastellati.
E proprio per fare chiarezza sulle tempistiche, hanno interpellato il Ministero dell’Economia e delle Finanze. “Gli ulteriori rimborsi potenzialmente erogabili nel 2020 saranno circa 32.000, per un importo stimato di 61,4 milioni di euro. Altre 26.000 istanze verranno liquidate nel 2021, per un importo stimato di 49,8 milioni di euro”.
Per gran parte del 2019, Ficara e Lorefice hanno incontrato associazioni e comitati di cittadini nei territori interessati. E le istanze raccolte direttamente nelle tre province di Siracusa, Ragusa e Catania hanno costituito l’ossatura di quell’intervento normativo che rende ora possibili nuovi pagamenti per 160 milioni di euro.
“Dal 2016 al 2019, l’Agenzia delle Entrate ha erogato 57.327 rimborsi, esaurendo le risorse di 90 milioni di euro che erano state stanziate in precedenza. Terminate quelle risorse, figuravano, a gennaio 2020, 9.761 rimborsi convalidati ma non erogati. Di questi – proseguono i due esponenti pentastellati – 5.685 sono già stati pagati nel 2020, mentre i restanti 4.076 rimborsi sono stati posti in pagamento nelle scorse settimane, insieme agli ulteriori rimborsi convalidati dalle Direzione Provinciali interessate, presso le quali risultano altri 57.914 rimborsi da lavorare”.