"So chi ha ucciso Loris", un uomo di Pachino denunciato per calunnia
Un pachinese di 55 anni entra nella vicenda della morte del piccolo Loris, ucciso lo scorso 29 novembre a Santa Croce Camerina. Ritenuto un mitomane, l’uomo è stato denunciato dalla Polizia di Ragusa per calunnia, interruzione di pubblico servizio, falso materiale, sostituzione di persona e usurpazione di titoli. L’uomo di Pachino avrebbe infatti lasciato sul balcone di un vicino di casa di Davide Stival, padre del piccolo Loris, una lettera in cui diceva di essere un appartenente alle forze dell’ordine e chiedeva di incontrarlo per riferirgli che, a suo dire, l’assassino del figlio sarebbe stato l’ex vescovo di Agrigento Carmelo Ferraro. Tanto che nella lettera avrebbe indicato un giorno e un orario stabiliti in cui vedersi con Davide Stival, tenuto all’oscuro di tutto. Però nella villa, in quel giorno e in quell’ora, si sono presentati agenti in borghese della squadra mobile di Ragusa, che hanno identificato i presenti, tra cui l’uomo di Pachino che, in un primo momento non ha voluto essere identificato e si è rifiutato di dare i documenti. In uno zaino gli agenti gli hanno trovato una maschera di Carnevale, una felpa con cappuccio, guanti, una tuta e una foto con tutte le generalità e gli incarichi ricoperti da mons. Ferraro.