“Sogno di una notte di mezza sbornia” al Teatro Massimo di Siracusa
“Sogno di una notte di mezza sbornia”, commedia del primo ciclo di drammaturgie di Eduardo De Filippo, al Teatro Massimo di Siracusa martedì 23 (alle ore 21) e mercoledì 24 aprile (alle ore 17.30).
Lo spettacolo è la nuova produzione del Teatro della Città – Centro di Produzione Teatrale, con la regia di Armando Pugliese. La commedia, che vanta le musiche di Nicola Piovani, i costumi di Dora Argento e le scene di Andrea Taddei, ha debuttato al Teatro Brancati di Catania.
Un’opera leggera e divertente, da cui però emergono alcuni dei temi ricorrenti e cari al teatro di Eduardo: dal pensiero della morte agli esami passando per il denaro e il rapporto con la famiglia. Un testo che, in questa edizione del teatro etneo, cambia ambientazione e passa da un basso di Napoli a uno di Catania. “Devo dire che, anche grazie ad Angelo Tosto che ha fatto tutto un lavoro sulle parole napoletane e quindi catanesi, ritengo che l’operazione sia riuscita pienamente», sottolinea il regista Armando Pugliese. “Ovviamente l’ironia catanese non è uguale a quella napoletana e viceversa per cui si perdono certe cose ma se ne acquisteranno di certo altre. Sarà il pubblico a dire la sua”. Di certo, la commedia di Eduardo, che Armando Pugliese aveva già diretto 11 anni fa in un’edizione con Luca De Filippo nei panni del protagonista, offre già tantissimi elementi godibili e, allo stesso tempo, tanti spunti di riflessione. “La commedia contiene diversi elementi di quella che sarà la drammaturgia maggiore di Eduardo: da un percorso che riguarda la morte a uno che riguarda la sua famiglia. C’è davvero tanto da scandagliare anche se è chiaro che si tratta di una commedia divertente e gli attori devono stare molto attenti a non oltrepassare il limite altrimenti diventa qualcosa di poco incisivo”. La trama è tanto semplice quanto efficace. Pasquale Grifone è un povero uomo che vive con la sua famiglia in un basso di Napoli (di Catania in questo caso). Dante Alighieri gli compare in sogno dandogli i numeri vincenti per una quaterna secca che lo renderà milionario. Numeri che però gli predicono anche la data esatta della sua morte. A partire da questo sogno si sviluppa la commedia che vedrà trasformare i personaggi sulla scena da poveri, scemi e brutti a ricchi, intelligenti e affascinanti. “Tu metti i soldi in tasca a un cretino e quello diventa subito intelligente” farà dire De Filippo a uno dei personaggi di questa commedia. Il pensiero della morte imminente tormenta il protagonista della vicenda, con la speranza che la profezia possa essere sbagliata.