Solarino. Mozione di sfiducia al sindaco Germano, tensione alle stelle in consiglio comunale
Mozione di sfiducia al sindaco di Solarino, Giuseppe Germano. L’hanno presentata ufficialmente i cinque consiglieri di opposizione, che chiedono la convocazione di un’apposita seduta. Nel documento sottoscritto da Salvatore Oliva, Emilio Terranova, Sebastiano Scorpo, Carmelo Carpinteri, Concetta Pricone, Letizia Oliva, l’attività amministrativa guidata da Germano da giugno 2022 viene bocciata in toto. Pesanti le accuse rivolte al primo cittadino e alla sua giunta, il cui operato, secondo la minoranza, avrebbe “inferto gravi danni amministrativi alla stabilità economica dell’ente”. Germano, alle richieste di chiarimenti, si sarebbe spesso arroccato su posizioni inaccettabili, sottraendosi ripetutamente al confronto democratico e ostacolando più volte il diritto dei consiglieri di opposizione all’accesso alle documentazione”, nonché “lasciando inevase legittime interrogazioni”. La giunta, nello specifico, sarebbe “in troppe occasioni apparsa inadeguata e impreparata”. Nella mozione presentata dai consiglieri di minoranza vengono citati casi specifici di progetti discussi “e poi scomparsi come fossero solo annunci lanciati nel vuoto, senza mai specificare come e quando si sarebbero trasformati in realtà”. Il riferimento è a “parcheggi dati per finanziati e poi oggetto di ricorso bocciato dal Tar”, al progetto “Sport e Inclusione Sociale” dell’Unione Europea, che secondo i cinque firmatari della mozione di sfiducia non sarebbe mai stato presentato. Altra critica rivolta a Germano riguarda l’utilizzo di risorse pubbliche, per “inutili e poco partecipati convegni, passerelle politiche, feste e contributi elargiti senza criterio”. A questo si aggiungerebbero le richieste di accensione di mutui per quasi due milioni di euro. “Il primo per gli impianti sportivi, 700 mila euro condizionato alla spesa di un milione e 600 mila euro”, il secondo, per 200 mila euro, sarebbe relativo all’acquisto del cine-teatro Diana”. La maggioranza non avrebbe accolto tale richiesta nell’ambito delle ultime variazioni di bilancio approvate in consiglio comunale. Adesso, tuttavia, secondo l’opposizione, ci sarebbe un’accelerazione di cui gli esponenti di minoranza dichiarano di non comprendere la ragione. I firmatari della mozione di sfiducia tornano, poi, a parlare di conduzione disinvolta delle finanze dell’ente e di “scorribande finanziarie”, che metterebbero il Comune in rischio default. La previsione che avanzano gli esponenti di minoranza non è di certo rosea, motivata da numeri come quelli relativi “all’aumento del disavanzo”. Spostando l’attenzione su altri versanti, i consiglieri ritengono che nell’ambito del servizio di gestione dell’Igiene Urbana, la ditta non abbia mai fornito sacchetti biodegradabili ai cittadini, pur essendo una voce inserita nel capitolato d’appalto e pertanto pagata. Un passaggio del documento ripercorre le fasi della decadenza del consiglio comunale, con le dimissioni dei sei esponenti di maggioranza, secondo l’opposizione studiata a tavolino con il sindaco e poi giudicata illegittima dalla giustizia amministrativa, con una sentenza del Cga “che ha anche condannato il Comune e la Regione”. “Oggi la giunta è composta da cinque di quei consiglieri- fanno notare i rappresentanti di minoranza”. Infine l’episodio dello scorso 25 novembre, quando il primo cittadino e la sua giunta “hanno abbandonato l’aula consiliare, comportamento che rende ancora più evidente la mancanza di rispetto nei confronti del consiglio comunale”. L’occasione a cui si fa riferimento è quella nel corso della quale si è verificato un fin troppo colorito scontro verbale tra la vicepresidente del consiglio comunale, Concetta Pricone e lo stesso Germano (leggi qui).