Solarino. Ancora un imprenditore nel mirino del racket, Amoddio: "Tutti in piazza per la legalità"
Un nuovo episodio ricollegabile al racket delle estorsioni a Solarino. Una nuova intimidazione ai danni di un imprenditore. Dopo l’incendio dell’auto di Salvatore Calafiore, titolare di un’azienda della zona, una Range Rover posteggiata in via Bissolati, poco distante da Corso Vittorio Emanuele, ci si interroga sulla recrudescenza del fenomeno. Poche settimane fa, l’intimidazione a Pippo Mangiafico, titolare di un noto bar del centro e nei mesi precedenti altri incendi dolosi, sempre ai gestori di attività economiche. Un dato da non sottovalutare secondo la deputata del Pd Sofia Amddio, che lancia un appello. “Solarino -questa la sollecitazione della parlamentare – deve scendere in piazza e manifestare per la legalità, riappropriandosi del paese e lanciar eun messaggio di forte riscatto e ribellione al giogo della criminalità”. L’esponente del Pd ricorda come “nell’ultimo anno il numero di episodi di questo tenore a Solarino sia cresciuto a livelli molto preoccupanti. Dal primo incendio appiccato ad un capannone della Azienda Italia nel 2014, sono stati troppi gli episodi intimidatori fino ad arrivare agli ultimi due, in un brevissimo lasso di tempo: quello al furgone del Bar Italia e quello di ieri all’auto di Calafiore, un imprenditore che da lavoro a 25 famiglie”. Amoddio confida nel lavoro delle forze dell’ordine e della magistratura. L’appello di Sofia Amoddio è rivolto in primo luogo al sindaco, Sebastiano Scorpo e ai sacerdoti delle due parrocchie, affinchè siano in testa ad “una grande manifestazione da tenersi lunedì 6 giugno, con il coinvolgimento di tutti i solarinesi”.