Sonatrach si prende la Esso di Augusta, i sindacati basiti: "modalità sospette, agitazione"
“La mossa di Esso Italiana sorprende tutti, senza che vi sia stato mai nessun accenno alla volontà di cedere la raffineria di Augusta. Stamattina, in una riunione romana che era mascherata da un altro ordine del giorno, ha comunicato ai sindacati l’avvenuta vendita dello stabilimento di Augusta agli algerini di Sonatrach”. Inizia così la nota congiunta di Cgil, Cisl e Uil sul passaggio di proprietà dello stabilimento di Augusta.
Al momento, viene giudicato prematuro esprimere “qualsiasi giudizio sull’opportunità di carattere industriale e strategico di questa operazione. Ma stigmatizziamo – scrivono i sindacati – il comportamento dei dirigenti aziendali sull’eccesso di riservatezza di tutta questa operazione, che proprio per le modalità con cui è stata condotta, risulta sospetta”.
Da comprendere e valutare perimetro, portata e ricadute di questa vendita. “Riteniamo inoltre necessario, contestualmente al già dichiarato stato di agitazione e blocco dello straordinario, avviare un ciclo di assemblee nella raffineria”.
Capitolo a parte dedicato al rischio disimpegno dalla zona industriale siracusana di una multinazionale come la Esso, “che ha accompagnato i processi di sviluppo industriale in questa nostra area in quasi 50 anni. Temiamo si possa disperdere un immenso capitale di rapporti e responsabilità verso il nostro territorio senza che vi sia stato una preventiva e assoluta condivisione del progetto”.
foto: un precedente sciopero, zona industriale