“Stop Veleni”, incontro ad Augusta con Arpa e Cnr. “App Nose strumento in crescita”
Di molestie olfattive si è discusso ad Augusta, nel corso di un incontro a cui hanno partecipato Arpa Sicilia, Cnr Isac e gli esponenti del Comitato Stop Veleni, promotore del momento di dibattito. Al centro, i miasmi lamentati dalla popolazione ed il progetto Nose per la identificazione delle “puzze”.
Punto di partenza è stato proprio il progetto, nato nel 2019 dalla collaborazione tra Arpa Sicilia e l’Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR-ISAC). Ha lo scopo di supportare la gestione delle problematiche ambientali legate alle molestie olfattive nel territorio siciliano, grazie alla webapp Nose che ha permesso di raccogliere, in tempo reale ed in forma del tutto anonima, le segnalazioni delle molestie olfattive che ricadono in una area georeferenziata relativa ai territori monitorati (clicca qui per accedere all’app).
Emersa una considerevole crescita nel numero numerica degli utenti che hanno adoperato l’app Nose per segnalare i miasmi olfattivi, prevalentemente di natura industriale. “La crescente partecipazione e collaborazione dei cittadini fornisce ormai un fondamentale impulso ai report Arpa previsti in caso di alert (15 segnalazioni in 1 ora, ndr) ed è al contempo una chiara posizione dei cittadini che protestano e chiedono interventi risolutivi. Il fenomeno della pessima qualità dell’aria nel siracusano (Augusta, Priolo, Melilli, Siracusa, Solarino, Floridia) sembra avere una prevalente origine industriale, come è intuitivo. Il Comitato Stop Veleni auspica che dalla coesione di tutte le forze possa discendere la formula risolutiva della grave questione ambientale di quest’area geografica”, ha detto in apertura dell’incontro la responsabile del comitato, l’avvocato Giusy Nanè.
“Nel comprensorio di Siracusa, il numero di cittadini che dall’avvio del progetto si sono registrati a Nose sono 4636 mentre il numero di segnalazioni ricevute dal suo avvio sono state oltre 17.000. Da settembre Nose ha ricevuto oltre 2000 segnalazioni, quasi la metà di quelle registrate in tutto il 2023, stando ad indicare un loro preoccupante aumento in questi ultimi mesi dovuto probabilmente ad una maggior sensibilizzazione di chi abita il territorio, ma anche un intensificarsi di eventi emissivi segnalati dai cittadini e catturati dal sistema Nose e monitorati da Arpa Sicilia, anche con i cosiddetti nasi chimici”. Dati forniti da Paolo Bonasoni, del CNR – ISAC secondo cui “nei territori ad elevato rischio di crisi ambientale, come l’area di Siracusa, la presenza di impianti industriali può determinare criticità riguardo diverse componenti ambientali quali aria, acqua, suolo, cibo, biodiversità, beni culturali. In queste aree, il rilascio in atmosfera di inquinanti dannosi per la qualità dell’aria, la salute ed il clima, si manifesta anche con la presenza di miasmi olfattivi avvertiti dagli abitanti delle aree influenzate dalle emissioni di insediamenti industriali, discariche, depuratori, ed altro. Le emissioni odorigene avvertite dai cittadini sono state segnalate o denunciate alle autorità competenti ed in questo contesto si è inserito il progetto Nose dove Cnr ed Arpa Sicilia lavorano in stretta collaborazione. Inoltre, stiamo lavorando alla possibilità di inserire nella webapp un tool dedicato alle segnalazioni delle attività produttive che permetterebbe di superare insieme le criticità”.
Anna Abita, direttore della Unità Qualità dell’Aria di Arpa Sicilia, ha spiegato che le segnalazioni dei cittadini e le analisi conseuenti “hanno evidenziato diversi eventi in cui si sono rilevati superamenti della soglia olfattiva dell’H2S. Nel corso di un evento a Città Giardino abbiamo rilevato poi il superamento delle soglie olfattive dell’isobutilmercaptano e del tetraidrotiofene. Nella stazione Melilli si è rilevato il 13 aprile un anomalo incremento della concentrazione oraria di SO2 con un massimo istantaneo pari a 283 μg/m3. Spesso inoltre si registrano superamenti della soglia di riferimento oraria per i NMHC Idrocarburi non metanici) e il benzene, che in alcuni casi coincidono con eventi di molestie olfattive. Le analisi olfattometriche, infine, rese possibili grazie ai campionamenti effettuati in tempo reale con i campionatori automatici, hanno messo in evidenza per un evento una concentrazione pari a 558 ouE/m3 , quando la concentrazione di odore secondo la norma UNI EN 13725 non deve avere valori superiori a 300 ouE/m3 in caso di emissioni diffuse. Pertanto invitiamo i cittadini a registrarsi e a segnalare su Nose in caso di molestie olfattive. È importante e opportuno precisare che il Nose è finanziato totalmente e unicamente da capitale pubblico, e non è stato ed è in alcun modo supportato direttamente o indirettamente da privati o aziende industriali”.
All’incontro hanno partecipato anche i sindaci di Augusta e Priolo. Giuseppe Di Mare, primo cittadino megarese, ha puntato l’attenzione sull’importanza di “sensibilizzare sugli strumenti che esistono oggi per provare a ridurre questo fenomeno e sul percorso futuro che si può realizzare”. Pippo Gianni, sindaco di Priolo, ha invitato i relatori ad un nuovo appuntamento a Priolo, sottolineando che “ognuno deve fare la sua parte e far sì che si trovino le soluzioni”.