Storie e Scoperte dall'antichità. Il Colosseo siracusano, secondo solo a Roma e Verona
Lotte tra schiavi, combattimenti tra uomini e coccodrilli, cruente scene di leoni affamati davanti a coraggiosi combattenti. I gladiatori romani erano considerati idoli dai siracusani di età romana che, numerosi, affollavano un Colosseo tutto aretuseo: l’Anfiteatro romano di cui restano imponenti vestigia all’interno del parco archeologico della Neapolis.
Un luogo simbolo della città di epoca imperiale e delle tecniche edilizie straordinarie conosciute dai siracusani dell’antichità. L’Anfiteatro romano era in parte scavato nella roccia del colle Temenite e in parte costruito con poderosi blocchi di pietra estratti dagli schiavi nelle cave cittadine.
Per secoli subì rimaneggiamenti e venne scoperto solo alla fine dell’ottocento dal duca di Serradifalco che trovò in mezzo alla campagna i resti dell’imponente monumento.
Tra le tante curiosita’ di questo edificio secondo per grandezza solo agli anfiteatri di Catania e Verona, una piscina visibile ancora oggi sotto la chiesa di San Nicolo’ che serviva, attraverso un canale sotterraneo che giungeva sino al centro de monumento, a ripulire l’arena del sangue di belve e uomini.
Isabella Di Bartolo