Strada in salita per il nuovo ospedale, come trovare i soldi? “Collaborare e niente medagliette”

Chissà perchè, la strada che porta alla costruzione del nuovo ospedale di Siracusa appare sempre tutta in salita. Estremamente ripida, alle volte persino scivolosa. Dopo un trentennio a discutere dell’area su cui realizzarlo e di fondi per finanziarlo, ora che ci sono sia l’uno che l’altra ecco che spuntano problemi. E, sorpresa, ancora sull’area scelta e sui soldi che non bastano. Sfiga cosmica o altro? In attesa della risposta, le altre province siciliane si sono tutte dotate di un ospedale nuovo. Più nuovo e funzionale del vecchio Umberto I di sicuro.
Nei giorni scorsi, SiracusaOggi.it ha lanciato l’allarme: mancano 147 milioni per potere davvero costruire il nuovo ospedale. Il finanziamento disponibile – circa 200 milioni – non è sufficiente. Perchè? Lo spiega il sindaco di Siracusa, Francesco Italia. “Quando si è fatto il progetto definitivo, non erano state considerate le richieste che sono poi arrivate da altri enti ed istituzioni coinvolte, come ad esempio l’Autorità di Bacino. E poi correzioni richieste per intervenire sull’aspetto anti-sismico, senza dimenticare l’aumento dei costi delle materie prime degli ultimi anni”. E quindi? Ecco l’appello alla deputazione regionale siracusana: “Mi auguro che i cinque deputati facciano squadra, per ottenere questi fondi dal governo regionale. Dobbiamo portare a casa il risultato, non ci sono medagliette da mettersi sul petto. Sono certo che tutti, al di là dell’appartenenza politica, si attiveranno insieme per questa vicenda prioritaria”.
Per trovare i 147mln citofonare governo regionale, Palermo. “Un parlamentare da solo non può fare arrivare tutti quei soldi. Dobbiamo tenere un atteggiamento di collaborazione”, dice il deputato regionale Giuseppe Carta, interpellato sul tema dalla redazione di FMITALIA. E non usa certo giri di parole quando aggiunge “dobbiamo impegnarci per portare i soldi per il nuovo ospedale di Siracusa. Per tanto tempo si sono guardati altri presidi ospedalieri, abbiamo bisogno di un grande ospedale”. Viene da pensare ad una critica tra le righe alle attenzioni ricevute dal nosocomio di Avola in questi anni. “No, non intendo Avola, dove si è fatto un lavoro ma si sarebbe dovuto pensare anche a Noto, invece che solo Avola. Dico che Lentini va rafforzato, Augusta pure. Il nuovo ospedale di Siracusa è fondamentale per avere quei servizi sanitari che oggi sono solo in altre province: pensate al pronto soccorso pediatrico. Con un grande ospedale, poi, vengono anche i medici. A Siracusa – continua Carta – oggi non ci vuole venire nessuno, i medici non si sentono rassicurati da una struttura antica”.
Bene la teoria, ma qual è la strada pratica per arrivare a costruirlo questo benedetto ospedale impossibile? “Collaborare e togliersi le primogeniture. Nessuno pensi di poter giocare una partita politica sull’ospedale. Vale per noi del centrodestra, vale per il Pd, vale per tutti. Dobbiamo collaborare”. E la collaborazione deve essere ampia: “non solo i deputati, anche i sindaci della provincia”. Un ospedale, un territorio, una voce. Operazione quasi mai riuscita in provincia di Siracusa, territorio dai dieci campanili. “Eh ma un grande ospedale serve”, come dire che in questa partita si vince o si perde tutti insieme, politici e cittadini.