Studenti pendolari sul bus come sardine: stretti, stretti per tornare a Canicattini
Stretti, stretti e seduti in ogni dove. Se non c’è più posto, vanno bene anche il corridoio, i poggiabraccia, gli scalini per salire e scendere dal pullman. Oppure il classico posto in piedi. La scena si ripete ogni giorno dall’inizio dell’anno scolastico. E’ stata ripresa e diventa ora virale.
La situazione più “critica” la vivono gli studenti che da Canicattini raggiungono il capoluogo per frequentare la loro scuola. Non sono comunque i soli. Le “colpe” di Ast, in questo caso però sarebbero limitate. Il problema, infatti, non si pone al mattino, quando i ragazzi devono raggiungere le scuole, ma solo all’uscita.
E qui c’è l’inghippo che manda in sofferenza l’organizzazione del servizio. L’orario per il momento ridotto praticato da licei ed istituti superiori fa si che gli studenti escano tutti più o meno nello stesso momento. E il bus disponibile per il giro scuole si riempie all’inverosimile. I ragazzi, chiaramente, preferiscono non attendere un’ora circa per la corsa successiva.
Il disagio pertanto dovrebbe rientrare non appena le scuole adotteranno gli orari definitivi, con uscite scaglionate gestite con il ricorso ai 7 bus messi a disposizione per gli studenti pendolari di Canicattini. Lo scorso anno erano 6, il sindaco Marilena Miceli ha ottenuto comunque un ulteriore mezzo in servizio. Lunedì mattina, in ogni caso, ci sarà un incontro in Comune a Canicattini con i vertici provinciali dell’Azienda Siciliana Trasporti per risolvere il caso.
Va decisamente meglio, invece, a Sortino dove gli studenti possono contare su 6 autobus per Siracusa e di questi 4 sono pressochè di ultima generazione. Un salto di qualità notevole, compiuto da Ast insieme al Comune del sindaco Enzo Parlato.