Augusta. Sviluppo industriale, confronto nella sede della Port Authority verso "Spero 2020"
I problemi, ormai cronici, che attanagliano l’impresa, dalla pressione fiscale alle leggi, poco chiare e all’incapacità delle istituzioni di fornire risposte certe agli imprenditori. L’incontro di ieri pomeriggio nei locali dell’Autorità portuale, organizzato dall’associazione “Tempi Nuovi” è stato l’occasione per sviscerare argomenti cruciali per lo sviluppo del territorio. A parlarne, sindacalisti, professionisti, rappresentanti di associazioni di categoria, amministratori ed esponenti delle imprese del polo petrolchimico. Un dibattito serrato quello sviluppato, con la consapevolezza, condivisa, della necessità di fare squadra per attrarre fondi strutturali nel territorio. Prosegue, così, il percorso di avvicinamento a “Spero 2020”. A introdurre i lavori Giovanni Cafeo, sempre più convinto che sia indispensabile il “fare insieme, attraverso il confronto. Non solosu un modo nuovo di fare politica – ha spiegato Cafeo – ma trovando anche un momento e soprattutto un metodo per discutere con tutti i soggetti attivi sul territorio per capire insieme quale percorso intraprendere per lo sviluppo e il rilancio. E vogliamo farlo guardando non solo alla provincia di Siracusa ma anche ai collegamenti in campo regionale, nazionale e internazionale da creare per consentire al territorio di tornare a correre”. La necessità di migliorare la programmazione è stata messa in evidenza, invece, dal commissario dell’Autorità portuale di Augusta, Alberto Cozzo, che ha anche ricordato come quello di Augusta sia l’unico porto a sud di Gioia Tauro che possa “accogliere le grandi navi container e per questa ragione sono indispensabili politiche di sviluppo regionali e nazionali che mettano in campo interventi mirati e non finanziamenti a pioggia”. Tra i relatori, anche il docente dell’università Kore di Enna, Dario Tiscali,ex presidente della Commissione istruttoria per l’autorizzazione ambientale integrata del ministero per l’Ambiente, che ha puntato l’indice contro la mancanza di un coordinamento nella raccolta e la pubblicizzazione dei dati ambientali e l’esigenza di rivedere i confini del “Sin”, il Sito di interesse nazionale che coinvolge i territori di Siracusa, Augusta, Melilli e Priolo. La riperimetrazione del “Sin” dovrebbe partire, secondo Ticali, proprio sulla base dei dati ambientali e considerando che gran parte del territorio attualmente ricadente nel “Sin” potrebbe essere escluso dalle aree dove sono in vigore le restrizioni ambientali. Il prossimo appuntamento è fissato per venerdì 22 maggio, alle 16, nella sede dell’associazione Tempi Nuovi, in via Brenta, a Siracusa. Il tema scelto è “Conversando su Welfare e sanità”.