Svincolo di Cassibile ancora chiuso, Spada chiama "a rapporto" il Cas: audizione con il direttore
“I lavori lungo l’autostrada Siracusa- Rosolini, all’altezza dello svincolo di Cassibile, sono conclusi ma non si riesce a liberare il tratto entro il termine inizialmente previsto e ampiamente annunciato”. Il cantiere rimarrà chiuso anche per il prossimo fine settimana, motivo di rammarico per gli automobilisti e di preoccupazione per gli operatori turistici del territorio. Un piccolo “scandalo” che sta animando il dibattito politico, dopo giornate in cui, al contrario, si festeggiava l’imminente riapertura del tratto. Il deputato regionale Tiziano Spada del Partito Democratico parla fuori dai denti e pone una domanda: “Chi paga i danni di scelte sbagliate e di gestione altrettanto inopportuna?”. La nuova data fissata per la riapertura sembra il 28 giugno a questo punto. “Abbiamo assistito in questi giorni al corteo degli annunci-dice Spada- Purtroppo la verità è che anche questa settimana resta alto il rischio di nuove code e di non poter raggiungere agevolmente la zona sud, tanto da far desistere dall’intento molti automobilisti, con un evidente danno alla nostra economia”. Per Spada, “è l’improvvisazione a governare i processi in questa provincia. Se non incidiamo con azioni di protesta forti rispetto alla gestione di questi lavori, ci ritroveremo alle prese con un cantiere infinito, aperto da trent’anni, che rischia di non vedere mai la luce” . Il parlamentare dell’Ars preannuncia la richiesta di un’audizione, la prossima settimana, con il direttore del Cas, il consorzio delle autostrade siciliane. “Dovrà dirci- dice Spada- come intende procedere per non continuare a gestire le strade della nostra provincia in questo modo”.
A questo problema se ne aggiunge un altro nell’area intorno a Lentini. “Dopo diversi anni-ricorda il deputato regionale- sono stati appaltati i lavori di realizzazione di un tratto della Ragusa-Catania che passa anche da Lentini, lavori che Anas ha subappaltato. La ditta sta distruggendo tutte le condotte idriche di chi ha appezzamenti di terra in quella zona e la prospettiva è che, a fine lavori , si potrebbe riconoscere agli agricoltori un indennizzo. Assurdo agire in questo modo. Anas dovrà venire a relazionare in commissione su questa vicenda e spiegarci perché i danni che stanno causando loro dovrebbero ricadere sugli agricoltori di Lentini, già alle prese, per ragioni climatiche. con la crisi idrica che stanno affrontando. Questa provincia- lo sfogo e la conclusione- non può più essere trattata con i piedi”.