Svolta nelle indagini per i fatti di sangue di Avola e Pachino: trovate le armi
Ulteriore svolta nelle indagini su recenti fatti di sangue commessi ad Avola e Pachino. I Carabinieri, con il coordinamento della Procura di Siracusa, hanno ritrovato il coltello con cui è stato ucciso sabato scorso un bracciante tunisino di 33 anni, in contrada Luparello, a Pachino. Un connazionale della vittima è stato arrestato, a lui viene ora contestato l’eccesso colposo di legittima difesa dopo l’iniziale accusa di omicidio.
Ad Avola, i Carabinieri hanno rinvenuto in un terreno di via Platone, vicino ai binari della ferrovia, una pistola compatibile con quella utilizzata il 13 marzo scorso per un tentato omicidio di cui sono accusati dei giovani.
L’arma è stata trasferita nei laboratori dei carabinieri del Ris di Messina per gli esami balistici.
Secondo la ricostruzione degli investigatori, in seguito ad un litigio in discoteca, sarebbero poi stati esplosi dei colpi di pistola nel parco Robinson di Avola. Due ragazzi sono rimasti feriti.