"A insulti pubblici seguano scuse pubbliche"

Una lettera aperta, attraverso la quale Liddo Schiavo esprime tutta la sua amarezza per le dichiarazioni rilasciate sul suo conto, questa mattina, dal deputato regionale Bruno Marziano su Fm Italia . I “veleni” che stanno creando profonde spaccature all’interno del Partito Democratico provinciale sono legati alla corsa per la segreteria provinciale del partito. Dopo l’esclusione di Schiavo e la decisione dell’ex assessore di ricorrere, non ritenendo la decisione giustificata, Marziano ha ipotizzato che Schiavo possa avere assunto comportamenti discutibili, fingendo di non essersi dimesso e partecipando ad incontri nella veste assessoriale o, altra ipotesi avanzata dal deputato dell’area degli ex bersaniani, addirittura modificando il numero di protocollo della lettera con cui lasciava il posto in giunta per dedicarsi alla sua candidatura alla guida del Pd.  Accuse gravi, in entrambi i casi. “Ritengo che Marziano su questa vicenda abbia notevolmente esagerato- commenta Schiavo-  preso forse dalla frenesia di poter vincere il congresso provinciale a tavolino e che il suo  comportamento   vada pesantemente censurato da chi può e deve farlo, in quanto non prende di mira solo un compagno di partito, un dirigente, un ex capogruppo del Partito Democratico alla Provincia, un ex assessore della giunta cittadina designato dal Pd,  una persona impegnata da 40 anni nel volontariato e nell’associazionismo democratico oggi a livelli apicali, che – prosegue Schiavo – forse immeritatamente,  gode  della stima di tanti suoi concittadini; ma mina proprio quelle che sono le norme etiche che ci siamo imposte e che tanto abbiamo rilanciato nei nostri dettati, ma che purtroppo poco pratichiamo nelle azioni quotidiane”. Schiavo definisce le parole pronunciate da Marziano nei suoi confronti  “insulti gratuiti, irriguardosi, dannosi per l’ onorabilità della quale per fortuna godo e soprattutto privi di qualunque fondamento reale. Si è rivolto a me dandomi praticamente dell’imbroglione – ricorda l’ex assessore  – del millantatore, del manipolatore dei protocolli del Comune, del soggetto passibile di reato penale e nel migliore dei casi dello scemo di turno che continua a fare l’assessore anche dopo essersi dimesso. Nel corso della mia esperienza politica e associativa- aggiunge Schiavo –  non ho mai usato tali toni neanche con i peggiori oppositori e ho sempre contrapposto l’identità di ruolo a quella personale, non considerando mai un avversario come un nemico da abbattere o calunniare, specialmente se appartenente alla mia medesima cultura politica e se con esso vi è condivisione di valori e ideali”. Schiavo consiglia a chi può consigliare Marziano, di porgergli delle scuse pubbliche, “così come incautamente ha ritenuto opportuno indirizzarmi pubblici insulti- puntualizza l’ex assessore  – Questo riporterebbe il dibattito interno nella giusta misura e darebbe fiducia a tanti cittadini che continuano a non capire perchè nel Pd si litiga tanto”.




Consiglio Comunale, date e ordini del giorno

Il Consiglio Comunale di Siracusa torna a riunirsi il 22 e il 29 ottobre. Oggi la conferenza dei capigruppo ha programmato gli ordini del giorno.
Nella seduta di martedì prossimo, il Consiglio dovrà pronunciarsi sull’approvazione di un’integrazione all’articolo 3 del Regolamento sul funzionamento del Consiglio e delle Commissioni e sul piano attuativo per l’insediamento di 501 alloggi di edilizia convenzionata a Tremmilia. Questi due argomenti si aggiungono a quelli già fissati nella precedente riunione e che riguardano l’appalto per gli asili nido, proposto da Simona Princiotta, e l’interruzione dell’assistenza domiciliare agli anziani e ai diversamente abili, promosso dal Salvatore Castagnino.
Due i punti previsti nella seduta del 29: il question time e la questione dei lavori per la realizzazione della nuova scuola di via Calatabiano, anche questa proposta da Castagnino.




Siracusa, attrezzatura "sospetta". Due denunce

Un’ascia. Una mazzetta di ferro. Un picchetto di ferro. Uno scalpello. Tre tubi in ferro. Due lime e un coltello da cucina. Un equipaggiamento sin troppo sospetto per passare inosservati.
Così, durante un controllo su strada, due siracusani di 25 anni e 26 anni sono stati denunciati dagli agenti delle Volanti perchè trovati in possesso della “singolare” attrezzatura. Le accuse per loro sono detenzione e porto di arma da taglio e possesso ingiustificato di arnesi atti allo scasso.




Siracusa, ladri a 15 e 13 anni

Due minori, di appena 15 e 13 anni, sono stati denunciati per tentato furto aggravato. I giovanissimi ladri si erano introdotti in una villa in via Carancino dopo aver praticato con una tenaglia un foro nella rete di recinzione. I poliziotti non hanno potuto far altro che accompagnare i minorenni dai rispettivi genitori.
Sorpresa e sconcerto per le due famiglie, siracusane,  definite “normali”. Vista l’attrezzatura di cui si sarebbero dotati, risulterebbe difficile parlare di semplice bravata.




Caso Schiavo. Scambio di accuse sulle dimissioni

Dalle polemiche ad una vera e propria bufera nel Pd. I toni, già alti, del caso scaturito dall’esclusione della candidatura dell’assessore alle Politiche Sociali, Liddo Schiavo, alla segreteria del Partito Democratico, per via del ruolo che ricopre e sulla base di una norma statutaria, si spostano su un versante che potrebbe non essere più esclusivamente politico.
Ad accendere una nuova ‘miccia’ è il deputato regionale Bruno Marziano che, intervenendo su FM Italia durante la trasmissione Radioblog di Mimmo Contestabile,  lancia accuse pesantissime a Schiavo. “L’assessore ha dichiarato di essersi dimesso dalla carica assessoriale venerdì- racconta il parlamentare dell’Ars- e per questo vorrebbe lasciare intuire che il principio di incandidabilità verrebbe meno. Eppure nei giorni successivi -prosegue Marziano – Schiavo ha partecipato, per conto del Comune, ad alcuni incontri con i rappresentanti di  associazioni a tutela dei disabili, annunciando i suoi progetti a vantaggio delle categorie svantaggiate per i prossimi cinque anni. Strano- osserva il deputato regionale – che un assessore dimissionario continui a parlare come se fosse in carica, senza fare riferimento alle proprie dimissioni”. Secondo l’esponente dell’area degli ex bersaniani questa vicenda avrebbe soltanto due letture possibili. “La prima è che Schiavo sia un millantatore e questo sarebbe grave dal punto di vista politico – tuona Marziano – impossibile, se così fosse,  che  possa diventare il segretario provinciale del più grande partito della provincia”. Ancora peggiore l’alternativa, a detta del deputato regionale. “Non vorrei che le dimissioni non fossero, in realtà, state consegnate venerdi- suppone  – ma che, in qualche modo, fosse stato trovato  un numerino di protocollo da assegnare  alla lettera di  dimissioni. In tal caso ci troveremmo addirittura davanti ad un reato penale”.
Immediata la replica che arriva direttamente dal sindaco di Siracusa, Giancarlo Garozzo. “Marziano –  ribatte il sindaco- non sa, forse, che il Comune utilizza un protocollo elettronico che è assolutamente inviolabile”. Il primo cittadino entra, poi, nel merito dell’incontro a cui avrebbe partecipato Schiavo.  “L’assessore dimissionario – racconta il primo cittadino – ha preso parte alla riunione soltanto perchè gli era stata chiesta, nei giorni precedenti, la disponibilità di locali in cui affrontare tematiche che non riguardano in alcun modo l’amministrazione comunale, ma la Provincia Regionale di Siracusa. L’assessore dimissionario ha soltanto assistito al dibattito, nella sala Archimede di via Minerva,  senza assumere alcun impegno per conto del Comune che non era nemmeno parte in causa”. Garozzo fa,poi, delle considerazioni politiche sulla vita interna al Partito Democratico locale. “E’ una forza politica sempre debole e dilaniata quando si parla di rinnovamento – premette il primo cittadino – questo è’ un partito dalle mille difficoltà e probabilmente assistiamo in questi giorni  al tentativo, da parte di qualcuno, di non fare partecipare l’area maggioritaria in provincia a questo congresso”.
Il primo cittadino non ha dubbi. “Il problema- ribadisce- è puramente politico e di fronte ad un atteggiamento di questo tipo non faremo sconti a nessuno. Ricorreremo in tutte le sedi possibili, a garanzia dei numerosi iscritti e simpatizzanti che non si riconoscono nelle vecchie logiche di una cordata minoritaria”. Duro il commento anche nei confronti dell’unica candidata, al momento, alla guida del Pd, Carmen Castelluccio, che avrebbe dichiarato di non avere alcuna intenzione di fare un passo indietro. “Da una persona che aspira a ricoprire il ruolo di segretario- conclude Garozzo- non mi aspetterei un comportamento lontano dalla volontà di avviare un confronto aperto. Non mi sembra che si stia partendo con il piede giusto”.




Siracusa Oggi – Sequestrato del tritolo: a cosa serviva?

A chi, ma soprattutto a cosa dovevano servire quei due chili di tritolo sequestrati dalla Guardia Costiera? Davvero solo per la pesca di frodo? Sono domande a cui dovrà rispondere la Procura della Repubblica di Siracusa che sta indagando sul caso.
I fatti: la sezione di polizia marittina della Capitaneria di Porto di Siracusa ha sequestrato due chili di tritolo occultato da soggetti non ancora identificati tra i porti di Falaridi e Calabernardo. Un mese di indagini per un sequestro anomalo – per quantità -per pensare solo alla pesca di frodo.
Il sospetto degli investigatori è che il pericoloso materiale esplosivo potesse essere destinato alla criminalità organizzata per compierà chissà quale azione delittuosa.E qui, allora, si allaccerebbero altri interrogativi. Primo fra tutti quello relativo alal provenienza del quantitativo di tritolo. Secondo le prime informazioni, potrebbe provenire da un relitto sommerso ancora in fase di ricerca. Un abile nascondiglio o una scoperta “fortunosa”?
Le indagini sarebbero ancora in corso, imprevedibili gli sviluppi.  Il tritolo è stato, intanto, distrutto dagli artificieri della Marina Militare appartenenti al nucleo Servizio Difesa Antimezzi Insidiosi.




Siracusa, violenza sessuale. Arrestato un ivoriano

Per una siracusana, il suo palazzo si è trasformato in un condominio degli orrori. Un vicino di casa, un 32enne originario della Costa d’Avorio, avrebbe infatti abusato di lei. Una violenza in piena regola, improvvisa e imprevedibile. Perchè quel condomino sempre gentile e disponibile si sarebbe tramutato repentinamente in un orco.
Con l’accusa di violenza sessuale è stato arrestato Fouscene Traorè, incensurato. L’ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata emessa dal Gip del Tribunale di Siracusa. Tutto è accaduto lo scorso 9 settembre. La vittima si era recata dal vicino per chiedere alcuni euro in prestito. Con la scusa di seguirlo per andare a prendere i soldi, l’uomo ha fatto entrare in casa la donna e, una volta giunti in camera da letto, l’avrebbe afferrata per un braccio gettandola sul materasso per abusare di lei. Solo dopo alcuni minuti la donna sarebbe riuscita a divincolarsi e a scappare in casa di un’altra vicina.
Dopo la denuncia è stata subito avviata l’attività di indagine che ha portato in tempi brevi all’emissione del provvedimento cautelare in carcere nella struttura di “Cavadonna”.




Siracusa Risorse, oggi tra arretrati e pagamenti

Nella vicenda “Siracusa Risorse”, la Filcams Cgil torna a chiedere che sia il commissario straordinario della Provincia Regionale, Alessandro Giacchetti, ad assumere il controllo della società in house. Nei giorni scorsi, proprio Giacchetti ha inviato ai dirigenti di “Siracusa Risorse” una disposizione scritta per privilegiare il pagamento degli stipendi arretrati ai lavoratori, posticipando ogni altro pagamento non obbligatorio per legge. Il riferimento è alla nuova disponibilità finanziaria, grazie agli oltre 6 milioni di euro “liberati” dalla Regione.
“La notizia che Siracusa Risorse ha già inviato ai lavoratori la busta paga di luglio  è un  segnale positivo”, commenta il segretario della Filcams, Stefano Gugliotta.  “Auspichiamo che la dirigenza di Siracusa Risorse segua alla lettera le indicazioni del commissario Giacchetti e preveda al più presto l’emissione di un ulteriore statino paga per continuare ad erogare le spettanze salariali ai lavoratori”.
Siracusa Risorse vanta un credito di oltre 4 milioni di euro da parte della Provincia Regionale.  Di recente sono state pagate le fatture che si riferiscono al 2012.

(foto: i lavoratori Siracusa Risorse)




Siracusa, cittadinanza per la siriana che donò gli organi

Il movimento “CittAscolta” ha proposto per la cittadinanza onoraria di Siracusa la donna siriana morta durante una delle tante traversate di migranti. I familiari acconsentirono poi alla donazione degli organi. Un riconoscimento postumo ed alla memoria, chiesto dal coordinatore del movimento, Tanino Romano.
“Questo episodio ricorda quanto accaduto nel 1994, quando la famiglia americana dei Green donò gli organi del proprio figlioletto, Nicholas, ucciso da un colpo di pistola sulla Salerno-Reggio Calabria. Nel 1995 quella famiglia ricevette la cittadinanza onoraria di Siracusa e per questo chiediamo che questo nuovo atto d’amore, solidarietà e generosità venga celebrato da Siracusa”.
Il movimento “CittAscolta” si sta attivando per coinvolgere i siracusani nel sostegno a questa proposta.




Siracusa, differenziata spontanea alla Fanusa

Assemblea straordinaria del Comitato Terrauzza, Fanusa e Milocca. Sabato 19 ottobre, alle 18, saranno comunicate ai tanti residenti dell’area alcune nuove iniziative. Come la convenzione tra la Fanusa ed il circo Rifiuti Zero Siracusa per progetti  in materia di raccolta differenziata.
Si tratta, in particolare, della raccolta differenziata di plastica e vetro, da effettuarsi periodicamente con il sostegno del Comitato Terrauzza Fanusa Milocca  con mezzi messi a disposizione gratuitamente dai soci. “E’ la nostra rivoluzione sul tema dei rifiuti – spiega il presidente del comitato Tfm, Francesco Santuccio – e nonostante l’inesistenza di campane e cassoni per differenziare i rifiuti, il Comitato vuole dare l’esempio organizzando delle vere e proprie missioni di convogliamento mensili”.
Il servizio viene garantito fino alla fine del 2013 per poi rinnovarsi di anno in anno. Viene svolto senza costi ed a titolo gratuito “per dimostrare all’amministrazione ed ai cittadini la buona volontà di chi vive tutto l’anno nelle zone balneari”.  Oltre che interessare la Fanusa, questa iniziativa trova anche la collaborazione del Comitato Pro-Arenella.
L’assemblea di sabato tratterà anche della divulgazione del numero verde comunale per i guasti inerenti l’illuminazione pubblica e la stesura finale dello statuto per il passaggio definitivo ad associazione onlus.

(foto: da sinistra, il presidente del Comitato Fabrizio Santuccio; Emma Schembari di Rifiuti Zero; il vicepresidente Giancarlo Russo)