Tagli asili nido, la campagna regionale di Cgil: “Ennesimo schiaffo ai diritti della prima infanzia”

 Tagli asili nido, la campagna regionale di Cgil: “Ennesimo schiaffo ai diritti della prima infanzia”

“La scelta prevista nella manovra di bilancio nazionale di abbassare al 15% la copertura dei posti negli asili nido per il Meridione, è inaccettabile poiché si tratta di una decisione che penalizza gravemente il Sud, soprattutto la Sicilia, una regione già fortemente carente con un tasso di copertura al solo 12%”. A dirlo è Yvonne Motta, responsabile Politiche di genere per la Cgil di Siracusa, in occasione della campagna regionale di Cgil Sicilia, “La controffensiva delle donne siciliane contro l’autonomia differenziata”, che si pone l’obiettivo di contrastare l’autonomia differenziata partendo dall’infanzia e dai diritti dei più piccoli e delle donne delle famiglie siciliane.
“Questa decisione cristallizza il divario con il resto del Paese, – denuncia Yvonne Motta – rendendo sempre più irraggiungibile l’obiettivo europeo del 33% entro il 2027 e del 45% entro il 2030. Anziché colmare il gap territoriale, – continua – il governo nazionale sembra orientato a sancire un diritto educativo disuguale. La Sicilia si ritrova ad affrontare un doppio danno: da un lato la fine del programma Pac (Piano di azione e coesione) che ha sostenuto le famiglie fino a giugno scorso; dall’altro il drastico dimensionamento delle risorse dedicate al Pnrr che ha visto tagliare i posti previsti per gli asili nido (da 260.000 a 151.000)”.
“In Sicilia le donne sono costrette a scegliere tra maternità e lavoro, con un importante impatto nella realtà occupazionale femminile; la mancanza di servizi di cura per l’infanzia che scoraggia la natalità; le disuguaglianze territoriali ed deconomiche si radicano, rafforzando un sistema che condanna la Sicilia a un crescente isolamento. – sottolinea la Cgil Siracusa – Non accetteremo che l’autonomia differenziata diventi il pretesto per perpetrare ingiustizie e discriminazioni. L’istruzione e la cura dei bambini sono diritti fondamentali che non possono essere sacrificati sull’altare dei calcoli economici. Facciamo un appello al Governatore Schifani e a tutto il governo regionale perché difendano i diritti dei siciliani”.
I lavori si sono aperti con i saluti del segretario generale della Cgil aretusea, Roberto Alosi, e proseguiti con gli interventi di Adriana Drago (responsabile coordinamento donne Cgil Siracusa), Antonella Fucile (portavoce comitato legge 194), Carmela Agosta (segreteria Spi provinciale). La conclusione dei lavori è spettata ad Elvira Morana, responsabile regionale dipartimento politiche di genere, la quale – tra le varie – ha indicato come il prossimo 10 dicembre scade il termine per accedere al piano regionale che prevede l’istituzione di nuovi 363 posti in asili nido per tutta la regione. “Al di là del fatto che in ogni caso sono del tutto insufficienti, vedremo quanti Comuni realmente accederanno a quanto previsto dal Piano”. L’iniziativa di questa mattina si è tenuta, oltre a Siracusa, in altre 8 città dell’Isola: in ogni sede provinciale della Cgil di tutta la Sicilia ha infatti avuto luogo la stessa attività di sensibilizzazione.

 

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