Targa per la Guerra Barbaresca, Soprintendenza: “Ok anche se Siracusa non fu rilevante”

Piccola storia curiosa. Su richiesta dell’Ordine navale americano, la commissione toponomastica del Comune di Siracusa ha deliberato l’apposizione di una targa commemorativa sul muraglione del Foro Vittorio Emanuele II, alla Marina. Verrà piazzata nei pressi del magazzino di torre dell’Aquila per commemorare il “sostegno offerto dalla città di Siracusa nel corso della prima guerra Barbaresca”. Un tributo di memoria da parte della U.S. Navy per ricordare la “Barbary War”, la prima guerra combattuta dagli Stati Uniti d’America al di fuori dal territorio americano. Era il 1802 e gli States si trovarono costretti a contrastare le potenze costiere del Maghreb: il Sultanato del Marocco e le reggenze di Algeri, Tripoli e Tunisi. Il Regno di Sicilia offrì agli americani – tra l’altro – l’utilizzo dei porti di Messina, Catania e Siracusa. Una storia poco nota a queste latitudini e che quella targa commemorativa in qualche modo farà emergere.
La richiesta ha ottenuto il parere positivo della Soprintendenza di Siracusa che, però, non nasconde una qual certa sorpresa: “si esprime parere favorevole all’intervento – si legge nel documento – nonostante non sia rilevante il coinvolgimento del porto di Siracusa nell’evento bellico della Prima Guerra Barbaresca”. A quanto pare, però, merita comunque una targa. Anche perchè nel cimitero areligioso nel parco tutto attorno al museo regionale Paolo Orsi, ci sono anche le tombe di alcuni militari statunitensi che perirono in quella guerra.

foto di Christian Chiari