Taser anche per la Polizia Municipale, la giunta dice “si”
Da semplice ipotesi a proposta concreta, con una delibera di giunta approvata nei giorni scorsi e che passerà adesso al vaglio del consiglio comunale: la polizia municipale di Siracusa avrà con ogni probabilità in dotazione, tra le armi in dotazione, il Taser, la pistola a impulsi elettrici.
Si dovrebbe cominciare con una fase sperimentale, partendo da due unità “in possesso della qualifica di agente di pubblica sicurezza”.
Una scelta motivata dall’esecutivo retto dal sindaco Francesco Italia dalla necessità di “aggiornare la configurazione delle modalità di gestione dell’armamento in dotazione al Comando di Polizia Municipale di Siracusa conformandole alle nuove esigenze”.
L’assessore Peppe Gibilisco non ha mai nascosto la convinzione che possa trattarsi di un valido strumento, da utilizzare in determinate circostanze, quelle previste dalla legge.
L’introduzione di Taser è consentita dalle “Linee generali adottate in materia di formazione del personale e di tutela della salute” dalla Conferenza Permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano . Nel documento si legge che “i Comuni potranno deliberare, con proprio regolamento, di dotare di armi comuni ad impulso elettrico, quale dotazione di reparto, previa sperimentazione per un periodo di sei mesi, due unità di personale munito della qualifica di agente di pubblica sicurezza, individuato tra gli appartenenti ai dipendenti Corpi e Servizi di Polizia Locale”.
Le due unità individuate, qualora la proposta venga approvata, dovranno seguire un percorso di specifica formazione.
L’utilizzo del Taser, in via sperimentale, fino a fine anno, è consentito a tutti i comuni, non solo ai capoluoghi di provincia o ai comuni con più di 20 mila abitanti, in virtù di un emendamento della Lega al Milleproroghe approvato il mese scorso.