Tassa di soggiorno, la sezione Turismo ed Eventi di Confindustria Siracusa non ci sta “Iniqua per i turisti”

 Tassa di soggiorno, la sezione Turismo ed Eventi di Confindustria Siracusa non ci sta “Iniqua per i turisti”

“Siamo fermamente contrari alla proposta, ci sembra profondamente iniqua per il turista, perché il costo della stanza può variare in funzione dell’acquisto sulle piattaforme on line. Saremmo gli unici nel mondo ad applicare un ulteriore costo per gli albergatori mettendo in difficoltà, tra l’altro la gestione della rendicontazione”. È quanto scrive la sezione Turismo ed Eventi di Confindustria Siracusa, che interviene sul nuovo regolamento per l’imposta di soggiorno votato dal Consiglio Comunale e, nello specifico, l’introduzione all’imposta di soggiorno di una percentuale legata al costo della stanza.
“Tale imposta a percentuale ci imporrebbe di rendere nota questa costruzione della tariffa con i “servizi aggiuntivi, con gravi conseguenze a livello di percezione del turista e di gestione amministrativa per le aziende; e lo stesso Comune di Siracusa, come controllerebbe le somme versate, dal momento che sono in percentuale al prezzo di vendita?”, sottolinea.
“Questa proposta di “imposta di soggiorno a percentuale” andrebbe ad agevolare coloro che vendono solo pernottamento e a svantaggio di chi cerca di costruire ogni giorno e con notevoli sforzi una proposta integrata di soggiorno per valorizzare la destinazione. Evidentemente non si sarebbe tenuto conto nel formularla di alcuni aspetti “tecnici” dell’ambito turistico-alberghiero. Ci attendiamo dall’Amministrazione una attenzione ed un chiarimento”.

La nota della sezione Turismo ed Eventi di Confindustria Siracusa, arriva dopo l’approvazione a larga maggioranza del Consiglio Comunale sul nuovo regolamento della tassa di soggiorno, l’imposta a carico dei turisti che soggiornano in città. Introdotte delle modifiche che riflettono le esigenze attuali della città e degli stakeholders.
Tra le più rilevanti: anche per gli affitti brevi dovrà essere pagata la tassa di soggiorno; passano da 4 a 7 le notti consecutive per cui si paga l’imposta; aumenta l’importo per le strutture 4 e 5 stelle.

 

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