Telecamere nascoste e sanzioni, la lotta si fa seria: “Multe e verifiche Tari a carico di chi sporca”
Di telecamere nascoste che avrebbero dovuto contrastare il proliferare delle discariche abusive, se ne è parlato spesso a Siracusa. Ma la loro effettiva operatività è stata una sorta di mistero: funzionano? Qualcuno guarda le immagini? Vengono multati quei personaggetti che credono di poter smaltire così i loro rifiuti?
Per dare corpo e credito ad una nuova narrazione e tirare fuori dai pantani della leggenda metropolitana la volontà di arginare questo fastidioso fenomeno, l’assessore Giuseppe Gibilisco ha pubblicato sui social nelle ore scorse una serie di foto. Immortalano scene poco edificanti di uomini e donne, ufficialmente perbene e di ogni età, che scendono dall’auto per lanciare sacchetti di spazzatura su marciapiedi, strade, piazze.
“E queste sono solo alcune delle tante foto che ci hanno permesso di risalire agli autori degli inqualificabili gesti e multarli. Ma non ci fermiamo solo a questo. A carico di ognuno di questi signori, abbiamo disposto una verifica Tari: pagano o non pagano la tassa sui rifiuti? Se non risultano, chiederemo il pagamento di cinque anni arretrati, sanzione massima prevista dalle norme”, spiega su FMITALIA l’assessore Gibilisco.
“Oggi piazzeremo altre quattro telecamere in altrettanti luoghi dove proliferano mini-discariche. Purtroppo sono tante, ogni giorno ne nasce una nuova. Ma abbiamo finalmente imboccato una strada nuova per il contrasto e assicuro che non molleremo. Ogni giorno, due ispettori della Municipale vedono centinaia di foto scattate dalle telecamere e verificano decine e decine di casi e posizioni. Le indicazioni che abbiamo dato sono chiare: subito multa per chi abbandona i rifiuti e subito dopo verificare dell’utenza Tari di chi è stato sanzionato”.
Giuseppe Gibilisco sorride quando gli si ricorda che gli è stata affibbiata l’etichetta di assessore-sceriffo. “Io sarei per soluzioni ancora più drastiche. Sono, ad esempio, per la confisca immediata dell’auto o del mezzo che viene utilizzato per andare a buttare la spazzatura in giro. Ma in Italia questa cosa non si può fare…”.
Invece si può fare qualcosa per sistemare la situazione nei condomini, dove ormai vige anarchia nei conferimenti. “Dove i carrellati sono sempre stracolmi e non in linea con il calendario dei rifiuti, passeremo alle vie di fatto: verifichiamo la posizione Tari di tutti i singoli condòmini. Indirizzo per indirizzo, utenza per utenza”.
Anche qui, l’assessore assicura che i risultati saranno resi pubblici per far sì che sia chiaro a tutti che c’è attenzione e controllo. “Però anche la politica deve essere responsabile. Non posso sentir dire in Consiglio comunale che la colpa delle micro-discariche non è dei cittadini. I sacchetti certo non arrivano da soli sui marciapiedi”.