Tentata concussione, al via il processo a Pippo Gianni: chiesto trasferimento atti a Catania

Al via oggi in tribunale a Siracusa il processo che vede come imputato l’ex sindaco di Priolo, Pippo Gianni. Deve rispondere di tentata concussione, nell’ambito di una inchiesta che aveva portato al suo arresto ad ottobre dello scorso anno. Per diverse settimane ai domiciliari, è stato sospeso dalla carica per effetto della legge Severino. Sino alle dimissioni ed al suo ritorno in libertà, nello scorso mese di marzo.
Pippo Gianni si è presentato in aula, insieme al suo avvocato Ezechia Paolo Reale. Secondo la ricostruzione della Procura, avrebbe minacciato controlli in aziende del polo industriale al fine di sollecitare l’assunzione di persone da lui segnalate. Pressioni sarebbero state mosse anche per l’assegnazione di una commessa ad una ditta priolese. Accuse che Pippo Gianni ha rigettato dal primo momento, fornendo ai magistrati la sua versione dei fatti: nessuna minaccia, solo azione politica a difesa dei priolesi e dell’occupazione locale.
L’udienza si è chiusa con un rinvio al 16 giugno, dopo la richiesta della difesa di Pippo Gianni di trasferire il procedimento a Catania. Il tribunale etneo è ritenuto, dai legali dell’ex sindaco priolese, territorialmente competente per i fatti contestati.