Terzo Polo? A Siracusa non c’è: IV e Azione divisi alle elezioni. “Ma se Italia non è candidato…”
Il terzo polo a Siracusa? Le distanze tra Azione ed Italia Viva sono ancora troppo ampie e finchè non ci sarà il partito unico (nel 2024, ndr), i due alleati a livello nazionale qui si guarderanno in cagnesco. Il problema sta tutto nell’assenza di feeling politico tra i due leader provinciali: Francesco Italia per Azione e Giancarlo Garozzo per Italia Viva.
“Su scala nazionale esiste il Terzo polo. Ma quando siamo usciti dall’amministrazione – spiega su FMITALIA Giancarlo Garozzo – non c’era neanche l’idea di questa alternativa. Come Italia Viva, stiamo pensando ad un percorso civico, con altre liste civiche. Non metteremo il simbolo del Terzo polo e neanche quello di Italia Viva, per evitare incomprensioni. Suggerisco di fare lo stesso a Francesco Italia, qualora dovesse ricandidarsi”. Questa ultima frase accende subito una curiosità: in che senso “qualora” dovesse ricandidarsi? Non è così sicuro che il sindaco uscente si ripresenti nel 2023? “Non sono così convinto”, taglia corto Garozzo. “Anzi, in ottica di Terzo polo mi auguro che non lo faccia. Così da cercare insieme un nome che possa compattare anche la coalizione. Se non sarà lui il candidato, si riapre la strada del dialogo. Il sindaco, politicamente, è oggi un elemento ostativo: ha rotto con tutti”, insiste Giancarlo Garozzo.
L’idillio di qualche anno fa sembra lontano anni luce. “Siamo usciti dalla giunta, con tre assessore che si sono dimessi in sei mesi, in segno di protesta verso il modo di fare di questa amministrazione. Nessun fatto personale. Italia Viva fece quel gesto che venne poi seguito dal Pd e subito dopo da Lealtà&Condivisione. C’è un fatto di natura politica: l’amministrazione comunale appare in un angolo”, l’analisi di Giancarlo Garozzo.
Italia Viva quindi si “sente” con le mani libere per le amministrative del 2023. “Certo, come giustificheremmo al nostro elettorato che due anni fa siamo usciti dalla giunta, quando poi ci schieriamo per un Italia bis?!?”, si chiede.
In questo quadro, Giancarlo Garozzo non sarà comunque candidato. “Non voglio candidarmi, non voglio fare l’assessore. Ritengo di avere consumato i miei passaggi. Non riesco ad immaginare cos’altro potrei fare a livello locale. Candidato sindaco donna? Probabile, stiamo sondando diverse figure. Dialoghiamo con liste e movimenti civici. Stiamo facendo delle valutazioni”.
Un dialogo, a quanto pare, aperto a tutti al momento con l’unica eccezione di Azione. “Per amministrare Siracusa serve buon senso. Il buon senso di ritrovarsi e parlare. Con il Pd? L&C? i 5Stelle? Moena Scala? Parliamo con tutti quelli che vogliono dialogare, disponibili a discutere su programmi e contenuti. Veti di partenza? Nessuno, diciamo delle riserve. In politica non siamo tutti uguali”.
centrodestra? suggestione bufardeci, candidato di coalizione, ringiovanimento proposto da Reale. Garozzo vede…tenere conto di quello che è successo alle regionali. Non sono stati eletti persoanggi con ampio consenso (Bandiera, Cafeo, Vinciullo). Gente che ha preso un bel pò di voti ma non sono stati eletti. E questo sta creando una anomalia che non c’era mai stata. Spazi si sono ristretti perchè questi personaggi non hanno trovato spazio regionale. Potrebbero quindi pensare ad una candidatura a sindaco. Non so cosa questo produrrà nel centrodestra.