Tombaroli nel sito archeologico di Eloro sorpresi dalla polizia: denunciati due 39enne
L’accusa di cui dovranno rispondere è di tentato furto aggravato di beni archeologici. Destinatari sono due uomini di 39 anni, denunciati dagli agenti del commissariato di Noto. I due presunti “tombaroli” sono stati sorpresi nel sito di Eloro.
Per contrastare il fenomeno dei furti di reperti, i poliziotti hanno attivato una serie di controlli. Un vero e proprio saccheggio quello che si consuma.
L’episodio in questione risale al 15 novembre scorso, quando gli investigatori del Commissariato netino, nel corso di un servizio di osservazione e di appostamento, hanno notato un’autovettura Fiat 500 parcheggiata di fronte al sito di interesse archeologico, procedendo al controllo della targa.
In considerazione del fatto che in passato il luogo era stato oggetto di attenzione da parte dei cosiddetti “tombaroli”, gli uomini diretti dal dirigente Arena si sono addentrati, sentendo il suono di metal detector in funzione. Sorpresi, dunque, i due 39enni, entrambi muniti della strumentazione che serve proprio per individuare reperti. Quando i poliziotti sono arrivati, gli uomini avevano scavato diverse buche. Perquisiti, sono stati condotti in commissariato per gli accertamenti di polizia giudiziaria.
Sequestrati quattro metal detector, alcune lampade tascabili e arnesi per lo scavo.
Si procederà a proporre, nei riguardi dei due uomini, il divieto di ritorno nel comune di Noto.
Soddisfazione è stata espressa dal questore, Gabrielle Ioppolo. “Noto -commenta il capo della questura di Siracusa- vanta un patrimonio archeologico di tutto rispetto e per questo preda di tombaroli, una piaga che attenta alla bellezza del territorio. Dietro tali furti, esiste un contrabbando di reperti archeologici venduti a collezionisti spesso stranieri (così per le monete, le anfore etc.). Da qui la necessità di stimolare e promuovere il senso civico ed il rispetto del nostro territorio, ricco di storia e tradizione. Noto-conclude il questore Ioppolo- è patrimonio dell’umanità ed appartiene a tutti i cittadini del mondo che amano custodire la storia e la memoria di quanto è a fondamento della cultura.”
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