Tra Teocrito e via del Santuario, sotto la strada, c’è ancora qualche problema?
Viale Teocrito è stato riaperto al transito dopo quasi due mesi di chiusura. Ma non è sfuggito ai più che, nei pressi della rotatoria, una porzione di marciapiede sia ancora “perimetrata” da tondini in ferro e rete arancione, così come permane un restringimento che si allunga su via del Santuario.
Piccolo passo indietro. I recenti lavori condotti sotto la sede stradale hanno rafforzato il solaio della grande vasca in cemento armato che corre sotto la rotonda, con un sistema di pilastri e piastre in acciaio zincato che hanno “alleggerito” il lavoro delle vecchie travi in calcestruzzo. Si è trattato di una prosecuzione dell’intervento condotto con successo nel 2016 ma non in quell’ultimo pezzo che non presentava, allora, segnali di ammaloramento. Adesso, invece, la situazione si era decisamente complicata, rendendo inevitabili i lavori.
Ma appena dopo quella vasca inizia la sua corsa il canale San Giorgio, ricavato a quattro metri di profondità all’interno di una struttura in cemento con tetto a volta, in mattoni pressati. Ad aprile scorso sono stati riscontrati segnali di cedimento proprio della volta su cui, peraltro, “poggia” la sede stradale. Ed anche una delle due pareti laterali non godrebbe di buona salute. Secondo alcune fonti tecniche non ufficiali, ci sarebbero stati anche veri e propri crolli e proprio nella parte ancora inibita, ovvero il sovrastante marciapiede e il tratto di via del Santuario che si incrocia con Teocrito.
Visto che gran parte della “colpa” di quanto accaduto sarebbe da attribuire al carico dinamico del traffico, lievitato rispetto a quando l’opera (e la strada) fu costruita, si è pensato di ridurre i rischi evitando di farvi passare sopra le auto, dopo aver comunque rafforzato la vasca in cemento che corre sotto la rotatoria di viale Teocrito.
Ma anche in quel punto, su via del Santuario, bisognerà intervenire. E forse dire meglio prima che poi è anche indicato. Anche per evitare che possano insorgere problemi alle basi di fondazione dei vicini palazzi.
La soluzione? Secondo tecnici contattati da SiracusaOggi, non ci sarebbero alternative: la strada va sbancata, procedendo poi a collegare la vasca in cemento armato con il San Giorgio attraverso una nuova struttura in cemento armato, con sezione ad “U”, prefabbricata. Chiusura con una soletta – sempre in calcestruzzo – su cui poggiare la sede stradale, non prima di una colata di cemento molto liquido ai lati, per garantire un perfetto riempimento. Da non dimenticare un raccordo per mantenere la “comunicazione” tra la vicina grande camera sotterranea recentemente rafforzata e il San Giorgio. Il costo dell’operazione dovrebbe aggirarsi attorno a 150mila euro, per due settimane di lavoro (e strada chiusa).
Le operazioni concluse nei giorni scorsi sono state certificate ingegneristicamente valide per 12 mesi. Come dire che oltre non si può più attendere, da quelle parti.