Trasparenza "negata", l'Asp a Zito: "Richieste che esulavano dagli obblighi di legge"
“Non solo atti o riepiloghi dei dati, ma anche complesse elaborazioni tecniche, compilazione di elenchi ed altre attività onerose per gli uffici sanitari ed amministrativi quelli richiesti dal deputato regionale, Stefano Zito”. Così si difendono il commissario straordinario e il direttore amministrativo dell’Asp di Siracusa, Mario Zappia e Anselmo Madeddu alle accuse mosse nei loro confronti dopo la pubblicazione di una lettera con cui i dirigenti dell’azienda sanitaria locale hanno negato al parlamentare regionale la possibilità di ottenere delle informazioni richieste in quanto vice presidente della commissione Sanità dell’Ars, ritenendolo motivo di difficoltà e di rallentamento del lavoro ordinario dei dipendenti del settore amministrativo. “Quando Zito ha chiesto documenti che i nostri uffici hanno potuto agevolmente produrre- spiegano Zappia e Madeddu- non abbiamo avuto problemi a consegnare al deputato quanto richiesto. In altri casi, quando le richieste esulano dal dettato normativo e giurisprudenzale sul diritto di accesso che lo stesso Zito cita nelle premesse delle proprie istanze, l’azienda non si ritiene obbligata a darvi seguito”. Durissima la conclusione della nota diffusa nel primo pomeriggio. “E’ ovvio che l’azienda ha il dovere di fornire quanto previsto dalla legge e non ha nulla da nascondere. Le copiose richieste del deputato, di cui peraltro non si comprende lo scopo, non possono, però, intralciare l’attività della pubblica amministrazione”. Infine un ultimo chiarimento da parte di Zappia e Madeddu. “L’onorevole – ricordano i due dirigenti – non ha un potere inquisitorio che, nell’ordinamento giuridico, è rimesso ad altri poteri dello Stato”.