Trasporto pubblico. Ast, il preavviso di stop e la proposta: "Sia occasione per ripensarlo"
Il paventato stop al servizio di trasporto urbano a Siracusa, preannunciato da Ast a partire dal primo marzo, sorprende nei tempi il campo progressista che vede insieme Movimento 5 Stelle, Lealtà&Condivisione, Sinistra Italiana, Unione Popolare, Articolo 1 Europa Verde-Verdi e Pci. “Perché un simile ultimatum un mese prima della scadenza naturale del contratto, prevista per il 31 marzo 2023?”, si domandano sibillini gli esponenti progressisti. Il giudizio sul servizio offerto da Ast, è netto: “scadente”. Questo perchè – accusano – non esiste una mappa dei percorsi, è impossibile trovare i biglietti ed i controllori e noto è il basso apprezzamento che incontra il servizio.
L’occasione sarebbe allora propizia per ripensare il trasporto urbano, in effetti poco percepito per ovvie ragioni dai siracusani. Per questo M5s, L&C ed i loro alleati suggeriscono “un accordo che preveda il contributo di Comune e Regione per il sostegno economico e la prosecuzione di un servizio essenziale come il trasporto pubblico locale” ma a condizione “di ridiscutere l’intero sistema oggi in vigore”. E quindi rimodulazione dei percorsi (clicca qui), ottimizzazione delle distanze, dei tempi di percorrenza e delle risorse “per un servizio a km che con le originarie 29 linee AST costerebbe oggi oltre 4milioni di euro l’anno”.
Sbagliato – per il campo progressista – pensare di riorganizzare o gestire il trasporto urbano sempre sotto emergenza. “C’è bisogno di una analisi approfondita che preveda interventi infrastrutturali essenziali come le corsie preferenziali bus+bici, unica soluzione per ridurre i tempi di attesa tra una corsa e l’altra che oggi superano i 90 minuti. Chiediamo quindi all’amministrazione di fornire un quadro chiaro della situazione e alla Regione di aprire immediatamente un tavolo per arrivare ad una soluzione condivisa che tuteli cittadini e lavoratori”.
Una bozza di accordo per evitare lo stop in avvio di marzo è già stata discussa con Ast, ieri, in videoconferenza. Il problema – per M5s e L&C – rimane la necessità di ripensare il servizio, oggi poco o nulla percepito ed utilizzato dai cittadini perchè non a misura delle esigenze di mobilità del capoluogo e dei suoi abitanti.