Tributi evasi, il Comune pronto a innalzare il limite per le imprese: “Da 300 a 3 mila euro”

 Tributi evasi, il Comune pronto a innalzare il limite per le imprese: “Da 300 a 3 mila euro”

Portare da 300 a 3 mila euro l’importo di evasione per l’avvio di riscossione coattiva e delle altre misure di recupero dei tributi comunali eventualmente non versati dalle imprese.
E’ questo l’orientamento emerso in quinta commissione consiliare “Tributi e Bilancio” presieduta dal consigliere (e dottore commercialista) Simone Ricupero. La commissione è pronta a sottoporre all’assise cittadina la proposta, che quasi certamente- questi i rumors – avrà il via libera nel corso della prossima seduta . Il principio è chiaro. “Trecento euro sono una cifra troppo bassa perché un imprenditore possa avere la possibilità di estinguere il suo debito con il Comune senza che l’attività che svolge venga sospesa o che eventuali licenze vengano revocate. Portare questa cifra a 3 mila euro potrebbe, invece, già essere una possibilità ed uno stimolo a ripianare la situazione debitoria con Palazzo Vermexio”.
Il Regolamento da modificare è quello relativo al Decreto Legge 34 del 30 Aprile 2019, applicato in realtà da un paio di anni. Attualmente è previsto che 300 euro sia l’importo massimo da non superare “ma risulta essere un parametro non adeguato alle finalità perseguite dallo stesso regolamento- fa notare Ricupero- Non lo sarebbe nemmeno per le utenze domestiche, figuriamoci per un’attività produttiva. Se il Comune continuasse ad agire in questa direzione si rischierebbe di arrecare un danno importante alle aziende che, non potendo più lavorare, non potrebbero di conseguenza nemmeno pagare il dovuto. Se, a fronte di questo, decidesse anche di presentare ricorso e lo vincesse, arriveremmo alla produzione di debiti fuori bilancio che non farebbero che appesantire le casse comunali”.
L’idea è, dunque, quella di creare un contesto maggiormente “abbordabile” e che possa indirizzare gli imprenditori, I commercianti, gli artigiani, I liberi professionisti a mettersi in regola senza sentirsi “strangolati”. “Non dimentichiamo- aggiunge Ricupero- che molte aziende stanno a fatica riprendendosi soltanto adesso dal disastro causato dall’emergenza Covid. Il nostro compito è al contempo quello di tutelare I contribuenti, le famiglie di chi ha un’attività produttiva a Siracusa e di proteggere il Comune”.
In futuro il tema potrebbe tornare allo studio della Commissione Tributi, con ulteriori modifiche al regolamento, secondo le quali si potrebbe decidere di creare delle fasce con determinate previsioni, a seconda dell’importo del debito con l’amministrazione comunale. Non è escluso, inoltre, che dopo il passaggio sulle utenze non domestiche si possa passare alle utenze domestiche, prevedendo strade che possano agevolare il recupero dei tributi evasi mettendo, però, le famiglie, nelle condizioni di pagare più agevolmente.

 

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