"Troppi migranti e pochi controlli a Rosolini", Gennuso chiede soluzioni
Parla di “allarme sociale” e di Rosolini come di “un pezzo d’Africa in cui, al calare del sole, diventa pericoloso uscire di casa”. Il deputato regionale del Mpa-Pds, Pippo Gennuso affronta con questi termini l’argomento immigrazione nel comune della zona sud della provincia di Siracusa, sostenendo che mancherebbe la sicurezza e che le forze dell’ordine sono esigue rispetto alle necessità. Il quadro che dipinge il parlamentare dell’Ars è quello di un comune in cui “c’è paura tra le famiglie a fare uscire di casa i propri figli, per il timore di possibili aggressioni e violenze”. L’esponente dell’Ars descrive i migranti che risiedono a Rosolini come persone che “spesso girano per strada in preda ai fumi dell’alcool” e aggiunge una considerazione, che ha a che vedere con il numero dei furti, secondo il componente del parlamento siciliano in aumento. Dato che ricollega alla massiccia presenza di extracomunitari nella zona, così come avverrebbe, a suo dire, in tema di spaccio di droga. Gennuso contesta la scelta di aprire una struttura d’accoglienza nei pressi del centro abitato. “Questo- sostiene- ha peggiorato la situazione, che è davvero critica”. A scanso di equivoci, il deputato regionale puntualizza che “il razzismo non c’entra nulla. C’è in gioco la convivenza civile tra i cittadini, ospitati e tolleranti, di Rosolini. Ma occorrono maggiori controlli, come a Pachino e Noto. I cittadini- conclude Gennuso- hanno bisogno di sentirsi sicuri”