Turismo, anni difficili: dopo la pandemia, la guerra. Pasqua primo test, previsioni fosche

 Turismo, anni difficili: dopo la pandemia, la guerra. Pasqua primo test, previsioni fosche

“La ripresa turistica sarà lenta”. La fosca previsione è di Giuseppe Rosano, presidente di Noi albergatori Siracusa e vicepresidente nazionale di Assohotel. Dopo due anni di pandemia, ora le nuove tensioni internazionali: zavorre pesanti per il settore. “Segnali positivi di una graduale risalita giungevano anche dai mercati. Non avremmo di sicuro raggiunto i livelli ante-pandemia ma assodavamo di ottimizzare discreti ricavi che avrebbero consentito, già a metà marzo, di riaprire gli alberghi e di assumere il personale che, ansioso come noi, attende di riprendere a lavorare per sostenere la propria famiglia”.
Piani e previsioni da rivedere, con lo stop ai flussi di turisti russi, considerati da sempre alto-spendenti. Il primo test sarà Pasqua. “I siciliani che vorranno spostarsi da un lato all’altro dell’Isola ci penseranno due volte prima di progettare anche un semplice week-end, per via del caro carburanti e dell’aumento dei prezzi al dettaglio di quasi ogni cosa. Anche nei giorni scorsi, nel corso di un summit con alcuni operatori turistici a Venezia, serpeggiava incertezza su come si prospetterà la stagione turistica 2022. Nel corso delle crisi si dice sempre di trovare idee e progetti nuovi per ripartire. Ma, osservando quello che sta accadendo in questi giorni e cosa ancora ci aspetta, oltre all’ottimismo che si alloca sotto le scarpe, qualsiasi intendimento ormai puzza di stantio, persino di azzardo. E quindi? L’attuale stato di negatività procura ansia e incertezza. I turisti – conclude Rosano – per programmare una vacanza, breve o lunga che sia, hanno bisogno di essere attorniati da uno stato d’animo sereno per prendere con tranquillità un volo e muoversi liberamente da un Paese all’altro, senza essere turbati da alcuna preoccupazione. Per viaggiare c’è bisogno di pace”.

 

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