Turismo in crescita nel 2021: “Ma le prenotazioni per il nuovo anno sono in forte frenata”

 Turismo in crescita nel 2021: “Ma le prenotazioni per il nuovo anno sono in forte frenata”

Un anno in positivo per il turismo a Siracusa. Emerge dai dati di fine anno di Noi Albergatori, l’associazione di categoria retta da Giuseppe Rosano. L’entusiasmo è, in ogni caso, contenuto, visto che l’incremento che si registra è quello rispetto al 2020, anno in cui il settore è stato necessariamente e per lunghi periodi fermo a causa delle restrizioni dovute alla pandemia. Tornando ai numeri, nel 2021 si registra nel capoluogo un +13,4%, rispetto all’anno scorso. Vuol dire 13.460 arrivi, tra italiani e stranieri. Le presenze, invece, che corrispondono al numero di pernottamenti, sono aumentate del 26,7 per cento, sempre tra italiani e stranieri, con una permanenza media di 3,5 giorni, lo 0,4 giorni in più rispetto al 2020.

Rosano, anche nella sua veste di vicepresidente nazionale di Assohotel, precisa che “dopo due anni di pandemia, che hanno costretto il comparto turistico a (in)seguire pesanti e imprevedibili stravolgimenti, qualsiasi bilancio appaia falsato. Tuttavia, ritengo utile rilevare – dice Rosano – l’andamento dei flussi turistici generati nel corso del 2021 a Siracusa e che il Centro Studi di Noi albergatori ha elaborato, aggiornandoli al 30 novembre, in collaborazione con l’Istat e l’Osservatorio regionale turismo”.

“I dati a consuntivo 2021, caratterizzati da un piccolo salto in avanti – spiega Rosano – sono assai lontani dal 2019, anno con il più elevato numero di arrivi: 282.231 e di presenze, 805.381. Ma sono distanti anche dal 2015, quando si rilevarono 214.278 arrivi e 680.150 presenze”. Il presidente di Noi albergatori Siracusa tiene a precisare: “Occorre però circostanziare che il maggior numero di soggiorni nel corso di quest’anno si è concentrato nell’arco di soli quattro mesi: da luglio a ottobre, con particolare riferimento ad agosto, un mese da record quello del 2021, che ha sbaragliato tutti gli agosto anti-pandemia. Ma andiamo con ordine, perché quando si fanno bilanci si pensa al futuro e la domanda ricorrente, spontanea da porgersi è: cosa riserverà il turismo a Siracusa nel 2022?”

Rosano prosegue: “Sospesi nell’instabilità tra ieri (conosciuto) e domani (incerto), ignorando quanto tempo durerà ancora la pandemia, qualsiasi previsione appare azzardata e neppure i cartomanti osano un vaticinio. Lo ignorano finanche i tour operator internazionali, le compagnie aeree, che in questi ultimi giorni stanno subendo in borsa copiose perdite delle loro quotazioni, a causa dell’incertezza che minaccia il turismo. Al momento sappiamo per certo che le prenotazioni per Natale-Capodanno si sono dissolte nel nulla. Le prospettive per i primi mesi del 2022 sono nefaste. Nessuno è in grado di dirci quando torneremo ad essere liberi di viaggiare, di fare turismo, senza essere assoggettati a restrizioni oppure repressi da altro lockdown. E non c’è da stupirsi se le prenotazioni per il 2022 sono in forte frenata. In questo contesto l’unica evidenza è l’incombente scadenza dei pagamenti delle varie impietose imposte e tasse a cui il settore turistico dovrà sottostare di pagare nonostante l’assenza di ricavi. Molti albergatori siracusani stanno mettendo in conto, in mancanza di clienti, di chiudere le strutture ricettive già nei prossimi giorni, in attesa di riprendere l’attività ai primi segnali di ritorno ai livelli pre-pandemici. Valutare oggi con ottimismo il futuro può apparire segno di sventatezza. Tuttavia, senza euforia, Noi albergatori guarda alla prossima stagione turistica con fiducia. Lo vogliamo fare per tenere in piedi le nostre aziende e con esse pensiamo principalmente ai nostri giovani, per assicurare loro un dignitoso rapporto di lavoro, altrimenti i pochi rimasti andranno a cercare il loro futuro altrove”.

 

 

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