Turiste violentate a Siracusa, il Pd: “retorica della sicurezza non ha funzionato”
“La violenza che avete subito ha aperto una grande ferita a Siracusa: ci ha mostrato chiaramente quanto la
retorica della sicurezza praticata in questi anni non abbia sortito alcun effetto e la nostra città, vuota e buia, vi ha inghiottite e fatte sentire sole”. Lo scrivono le Democratiche di Siracusa, in una lettera aperta rivolta alle due studentesse americane vittime di stupro. Due giovanissimi sono in carcere per quella notte folle, iniziata alla Marina e conclusa poco distante dal Talete.
Le donne del Pd mettono al centro il tema della sicurezza in una città dove il turismo è fenomeno di massa che si mescola con una movida spesso caotica. “Succede che, in viaggio, in una città che dovrebbe conoscere l’accoglienza, due giovani turiste americane, con uno stratagemma subiscano una violenza indicibile. Non era mai successo che visitando Siracusa qualcuno ne sia uscito tanto lacerato, tanto visceralmente devastato”, si legge nella lettera aperta. E poi: “non possiamo cancellare quella notte, non potremo accompagnarvi nel vostro percorso ma vi dedichiamo parte del nostro futuro. Vi dedichiamo il nostro impegno, le nostre lacrime e il nostro coraggio”.
Parole che valgono l’indicazione di un percorso. “Siracusa sarà una città sicura solo quando avrà un numero congruo di consultori, quando il turismo sarà sostenibile e protetto, quando il territorio sarà controllato e quando i luoghi della formazione saranno nelle condizioni di costruire anticorpi sociali e percorsi positivi. Rafforzeremo nella città buia che avete lasciato – prosegue la lettera aperta rivolta alle studentesse americane – una social catena di donne e uomini, di associazioni e Centri antiviolenza, di politica e istituzioni”