Truffa dello specchietto a turisti francesi a Noto: “Mai accaduto prima, esperienza amara”

 Truffa dello specchietto a turisti francesi a Noto: “Mai accaduto prima, esperienza amara”

Lascia l’amaro in bocca la lettera di una coppia di turisti francesi in visita in provincia di Siracusa e vittime della truffa dello specchietto durante una giornata trascorsa a Noto. Se gli italiani sono a conoscenza del trucchetto messo in campo dai truffatori (ma spesso rimangono ugualmente vittime del raggiro), per gli stranieri si tratta evidentemente di qualcosa di inusuale e perfino scioccante. Questo trapela dalle parole dei due turisti, entusiasti di quanto visto in Sicilia nel corso di una lunga vacanza nell’isola. Non è un caso se la premessa è : “Siamo su questa magnifica isola, alla scoperta dei paesaggi e delle meraviglie che racchiude”. I due turisti, tuttavia, esprimono tutta la loro amarezza per quanto accaduto a Noto. Il viaggiatore francese, autore della lettera, indirizzata anche al presidente dell’Associazione delle Guide Turistiche, Carlo Castello, entra  nel dettaglio dell’episodio raccontando che, una volta a Noto, “poco prima di imboccare la strada che conduce al centro storico, avvertiamo un rumore metallico sulla nostra auto. Vedo dallo specchietto retrovisore una lattina e immagino in un primo momento che qualcuno l’abbia fatta cadere dal balcone”. Poco dopo, mentre i turisti si apprestavano a scendere dall’auto, una giovane bussa al finestrino e, in italiano, indica un’auto, su cui viaggiava anche un complice, e indica la presunta rottura del loro specchietto retrovisore, lasciando intuire che si sia trattato di un danno causato dall’urto involontario da parte del conducente francese. Nessun altro danno all’auto.  “Non ci hanno lasciato pensare- aggiunge lo sfortunato turista-Ci hanno subito detto che per risolvere il problema era necessario che risarcissimo subito il danno, 250 euro l’importo indicato”. Vano il tentativo di proporre una constatazione amichevole. “Troppo complicato- assicurano i due truffatori- che arraffano la cifra e si dileguano”. Solo dopo quei concitati istanti è risultato chiaro  ai due turisti di essere stati vittime di truffa. Il rumore iniziale era davvero soltanto una lattina ma tutto quello che è accaduto dopo è stato troppo veloce, ben gestito, dai malviventi”. La lettera dei turisti francesi si chiude con la manifestazione di tutta l’amarezza provata dagli “ospiti” a cui in provincia di Siracusa è stata riservato questo tipo di “accoglienza”. “Ci lascia un ricordo davvero spiacevole- la chiosa- Non ci era mai accaduto prima e avvertivamo il bisogno di dirlo”.

 

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