Tutti i problemi della scuola siracusana: in un atto di indirizzo, le possibili soluzioni
Un lungo atto di indirizzo redatto dalla seconda commissione consiliare riassume in 13 punti le soluzioni ai principali problemi delle scuole siracusane. Il documento è stato depositato ieri sera agli atti della Presidenza del Consiglio comunale nel corso di un’adunanza aperta: sarà trattato nelle prossime settimane dall’aula che potrà accoglierlo così com’è o modificarlo.
Qui il testo integrale dell’atto di indirizzo
A chiedere la seduta aperta era stata proposta proprio la seconda commissione anche per fare chiarezza rispetto alle polemiche sulla disponibilità dei posti negli istituti comprensivi scoppiate in coincidenza con l’apertura delle pre-iscrizioni. E’ stata la presidente della commissione, Pamela La Mesa, ad aprire la riunione in un’aula piena di genitori, dirigenti scolastici, insegnanti e rappresentanti sindacali. La Mesa ha letto l’atto di indirizzo non senza avere prima evidenziato come i “temi in ballo sono diversi e tutti importanti. Riguardano – ha detto – il diritto allo studio ed alla continuità didattica, ma anche quello alla sicurezza delle scuole ed il rispetto delle sue norme. Per questo è chiaro che non si potrà fare a meno di pensare di investire al più presto risorse economiche sull’edilizia scolastica per consentire a tutti i nostri ragazzi di potere cogliere le migliori opportunità didattiche che sono importantissime per il loro futuro in scuole adatte e sopratutto sicure”. La Mesa ha invitato tutti a un incontro dopo il 31 gennaio, per effettuare delle scelte quando sarà chiaro il quadro delle richieste di iscrizione per il prossimo anno scolastico.
Il primo ad intervenire nel dibattito è stato Salvatore Castagnino che ha puntato il dito contro l’attuale Amministrazione e contro la precedente, accusate di non avere fatto nulla a differenza della precedenti capaci di programmare e di costruire 7 nuove scuole. Quanto all’atto di indirizzo, ha chiesto alla presidente La Mesa di pretendere dal sindaco l’attuazione del documento altrimenti tutto si sarà risolto in una passerella elettorale.
Per Michele Buonomo la priorità va data alla continuità didattica, ed Ezechia Paolo Reale, ha invitato tutti, ciascuno nel proprio ruolo, a lavorare per trovare soluzioni per l’immediato e guardando al futuro. Reale ha chiesto all’Amministrazione uno sforzo per programmare gli interventi istituto per istituto e per la costruzione di nuove scuole; inoltre ha auspicato la costituzione di una task force per il reperimento dei finanziamenti messi a disposizione sotto varie forme.
Cetty Vinci ha giudicato insufficiente l’operato dell’Amministrazione sull’argomento, chiedendo ogni sforzo per garantire il diritto allo studio alle famiglie più disagiate; poi ha detto di non fare troppo affidamento sui fondi europei che, per la tempistica prevista, rischiano di rinviare di anni la soluzione dei problemi.
Laura Spataro ha chiesto una svolta rispetto al passato per chiudere con il sovraffollamento di alcune scuole considerate di élite, fenomeno che è stato sempre tollerato, a danno della didattica e della sicurezza. Le famiglie, prima di preoccuparsi di iscrivere i figli in determinate scuole, dovrebbero porsi il problema della qualità che viene offerta.
Silvia Russoniello ha parlato di “consapevolezza” e di “concertazione”. Consapevolezza rispetto al fatto che la maggior parte delle scuole non sono a norma e rispetto alla necessita di dovere programmare gli interventi necessari; concertazione in rifermento alla necessità di adottare scelte condivise attraverso il coinvolgimento di tutte le istituzioni, a partire dalla prefettura.
Anche Chiara Catera ha criticato le scelte dell’Amministrazione mentre ha rivendicato il lavoro del consiglio comunale che sull’argomento, ha detto, ha dimostrato di sapere superare le divisioni politiche. Catera ha ricordato l’atto di indirizzo sull’edilizia scolastica votato a novembre all’unanimità e, in sede di bilancio 2018, lo stanziamento di 600mila euro.
Andrea Buccheri, così come Spataro, si è soffermato sull’eccessiva concentrazione di alunni in alcune scuole, ma anche delle conseguenze dei tagli al settore effettuati dai governi nazionale e regionale. Occorre, ha concluso, una seria programmazione degli investimenti tenendo conto dello sviluppo delle città in futuro.
Ferdinando Messina, portando l’esperienza personale, ha chiesto una “sterzata” rispetto al passato per bilanciare i disequilibri esistenti nella distribuzione della popolazione scolastica. Il Comune, ha detto, in anni recenti, con l’amministrazione Garozzo, ha avallato le scelte di presidi che hanno accolto più alunni di quanto potessero fare mentre bisogna privilegiare l’interesse dei ragazzi.
La posizione dell’Amministrazione è stata riferita dal sindaco, Francesco Italia, e dall’assessore alle Politiche scolastiche, Pierpaolo Coppa, che hanno confermato l’intenzione di dare seguito all’atto di indirizzo proposto quando sarà approvato dal Consiglio. “Oggi – ha detto Italia – stiamo scrivendo una bella pagina di vita e di politica siracusana attraverso questo confronto franco e di alto profilo”. Per il sindaco, il diritto allo studio a Siracusa sarà sempre assicurato, poi ha dato appuntamento a tutti a dopo la chiusura delle pre-iscrizioni.
Più dettagliato l’intervento dell’assessore Coppa che, dopo avere rivendicato la difesa dell’autonomia per le scuole Martoglio e Chindemi (prive di un numero di alunni sufficiente) ha detto che l’Amministrazione ha ormai un quadro chiaro e dettagliato degli interventi per la sicurezza necessari in ciascun plesso scolastico. La ricognizione evidenzia delle criticità per circa 900 alunni (il totale è di circa 12mila) per i quali saranno adottate, con la dovuta elasticità, tutte le soluzioni possibili e compatibili con i principi di sicurezza e salubrità delle strutture. In termini di programmazione, Coppa ha rinviato al prossimo Piano triennale delle opere pubbliche, “che sarà presentato a breve”, nel quale saranno contenuti gli interventi da realizzare anno per anno. L’assessore ne ha anticipato alcuni: il recupero della scuola di via di villa Ortisi e la progettazione di due nuovi plessi all’Isola e in via Piazza Armerina. Infine, ha annunciato che la maggior parte dei 4,5 milioni previsti da Agenda urbana per l’efficientamento energetico degli edifici pubblici sarà destinata alle scuole.
Gli interventi esterni sono stati di: Paolo Italia (Cgil), Carmela Trigilio (scuola Vittorini), Simonetta Arnone (dirigente della Martoglio), Fabiola Carbonaro (della Giuseppe Lombardo Radice), Giovanni Migliore (Cisl), Marcella Farina (della Costanzo) e Marco Rubino (Uil).