Ucciso per l’eredità? Svolta nelle indagini sulla morte del 70enne Luigi Montagno
Sembra destinato a chiudersi a breve il cerchio intorno alla vicenda legata alla morte di Luigi Montagno, il settantenne trovato morto la mattina del 4 dicembre 2018 a Francofonte per arresto cardio-circolatorio. L’uomo godeva di ottima salute e nulla avrebbe fatto preludere a una morte prematura.
Anche per questo alcuni parenti sporsero denuncia, insospettiti dall’incasso di due assegni per 41.000 euro, tratti sul conto di Montagno in momenti immediatamente successivi alla sua morte, ma soprattutto dalla pubblicazione di un testamento olografo, di cui si sospetta fortemente la falsità, che consentirebbe all’unico erede nominato di acquisire l’intero cospicuo patrimonio dell’uomo, deceduto senza moglie nè figli. Le indagini, compiute dai Carabinieri del Reparto Operativo di Siracusa e del Nucleo Operativo di Augusta, dirette dai P.M. Gaetano Bono e Francesca Eva e coordinate dal Procuratore della Repubblica Sabrina Gambino hanno portato sulla pista dell’omicidio. L’estumulazione della salma e la successiva autopsia hanno consentito di escludere inequivocabilmente la morte per cause naturali. Scoperte anche le modalità, anche se su questo gli inquirenti mantengono ancora il massimo riservo. Le investigazioni avrebbero consentito di arrivare all’esecutore materiale. Non è escluso che a breve possano esserci dunque ulteriori sviluppi.