Uffici comunali vietati ai non vaccinati, la scelta del sindaco di Carlentini: “Non è una punizione”
Uffici comunali off limits per i non vaccinati. Fa discutere la decisione del sindaco di Carlentini, Giuseppe Stefio.
“Oggi più che mai -premette il primo cittadino- dobbiamo rispettare le regole e affidarci alle autorità sanitarie. Non possiamo pensare che ognuno di testa propria possa decidere cosa fare. Altrimenti non ne usciremo”.
Il sindaco questa mattina ha incontrato i dirigenti del Comune per iniziare ad entrare nella fase operativa della riorganizzazione, chiedendo tempi celeri. Stefio spiega che “il provvedimento non tende a limitare alcun diritto dei cittadini. Si tratta di un problema di organizzazione della macchina amministrativa affinchè chi ha scelto di non fare il vaccino, abbia la garanzia di tutti servizi, pur non consentendo loro l’accesso negli uffici. Il Comune provvederà”.
Stefio ricorda l’ordinanza del presidente della Regione, Nello Musumeci, secondo cui il personale non vaccinato non dovrebbe essere impegnato nei servizi di front office. Una scelta che dovrebbe essere, quindi, ricalcata anche negli uffici comunali di Carlentini.
Il sindaco, per quanto riguarda i dipendenti, ha dato disposizione di fare un censimento dei vaccini somministrati. “Ad oggi non ho ancora un dato certo- prosegue- ma quando si sottoscrive un contratto per una pubblica amministrazione, si assumono anche dei doveri. L’ordinamento assegna delle garanzie ai dipendenti pubblici, ma di contro ci sono degli impegni che si sottoscrivono liberamente. Uno di questi in molti lo stanno dimenticando, è quello di mettere in atto ogni comportamento a salvaguardia della propria salute. Se la scienza-dice ancora- il mondo accademico, le autorità sanitarie mi dicono che il vaccino non salvaguarda dal contagio ma dalle forme più gravi della malattia, il da dipendente pubblico, ritengo di avere un dovere morale e disciplinare di andare a vaccinarmi” .
Parole che lasciano intuire che i dipendenti non vaccinati potrebbero essere destinati a mansioni “che non mettano a rischio contagi gli altri”.
Stefio respinge le accuse secondo cui le scelte del sindaco sarebbero vicine alla cultura fascista. “Questo non lo tollero- tuona Stefio- Sono stato un sindaco sempre contro le chiusure. Ho tenuto le scuole aperte fino a quando non mi è stato imposto il contrario. La mia decisione dipende dal fatto che devo tutelare i miei concittadini ed evitare di tornare a vivere momenti tragici. Si sono azzerate le prime dosi e questo non può che preoccuparmi. Frutto di messaggi sbagliati che circolano nel nostro Paese”.