Umbertino, sopralluogo per verificare le condizioni generali. Ultimo restauro nel 2000

 Umbertino, sopralluogo per verificare le condizioni generali. Ultimo restauro nel 2000

Dopo lo scambio a distanza di “punti di vista” su quanto accaduto all’Umbertino, torna una apparente calma istituzionale tra Soprintendenza e Comune di Siracusa. Uffici a lavoro per l’organizzazione di un sopralluogo congiunto, guidato dai tecnici dell’ufficio regionale che tutela i beni monumentali quali è il ponte che collega Ortigia con la terraferma. Verifiche e controlli interesseranno non solo il torrione finito “spogliato” dei suoi elementi decorativi nell’ordine superiore, ma saranno estesi e puntati anche agli altri tre e – più in generale – all’intero ponte Umbertino.
L’ultimo massiccio intervento di restauro risale al 2000, con Bufardeci sindaco di Siracusa. Da allora non si ricordano grossi lavori sull’Umbertino se non un restauro parziale di parti ammalorate, specie nelle balaustre nei pressi della targa che ricorda l’intervento di 21 anni fa.
La data del sopralluogo non è ancora stata stabilita ma non dovrebbe avvenire troppo in là nel tempo, probabilmente già entro la settimana. Il soprintendente Savi Martinez sta seguendo in prima persona la vicenda. Nelle ore successive al distacco ed all’intervento disposto dal Comune non aveva nascosto una composta punta di disappunto (“nessuno ci ha avvisato”), dal canto suo i tecnici di Palazzo Vermexio hanno difeso il loro operato, parlando di un intervento urgente per tutelare l’incolumità pubblica e non risparmiando velate critiche alla Soprintendenza per una generica mancata tutela.
Al di là del botta e risposta tra due istituzioni che tornano adesso faticosamente a parlarsi, l’accaduto rischia di avere altre appendici in ben altri uffici. Secondo il Codice dei Beni Culturali, infatti, è passibile di condanna “chiunque esegue, in casi di assoluta urgenza, lavori provvisori indispensabili per evitare danni notevoli ai beni beni indicati nell’articolo 10 (vincolati, ndr) senza darne immediata comunicazione alla soprintendenza ovvero senza inviare, nel più breve tempo, i progetti dei lavori dei lavori definitivi per l’autorizzazione” (art. 169, comma C).

 

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