Un cartellone, gli spettacoli e una forte idea di gestione: ecco il Teatro Comunale
Dopo l’agibilità definitiva concessa dalla commissione pubblici spettacoli, si apre una nuova pagina per il teatro comunale di Siracusa. Che può adesso svolgere la sua funzione di contenitore e produttore di cultura e spettacolo in pianta stabile.
In attesa di dirimere l’aspetto relativo all’ente di gestione – pubblico, privato o misto? – ma certi del prezioso contributo della Fondazione Inda, c’è un primo cartellone di spettacoli, per il momento a guida comunale. Ad annunciarlo sono stati il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, e l’assessore alla cultura, Fabio Granata, che non hanno dimenticato di ricordare i tanti passaggi di un difficile restauro e le tante personalità che si sono spese per arrivare al risultato odierno.
Già a dicembre i primi appuntamenti, con una rassegna dal titolo “La Luce e il Teatro”. Spiccano “L’abisso”, di e con Davide Enia (3 dicembre) e il Filippo Mancuso e don Lollò di Camilleri con Tuccio Musumeci e Pippo Pattavina (21 e 22 dicembre). Dal 4 gennaio scatta il vero cartellone comunale, che guarda fino ad aprile. Sul palco Sebastiano Lo Monaco con Iliade (4-5 gennaio), papabile direttore artistico del teatro comunale. Interessanti i titoli: Faust prodotto dal Teatro Biondo (23, 24 gennaio), Giovanna d’Arco con Gaia Aprea (26, 27 gennaio), Sui gradini del cielo con Galatea Ranzi (8, 9 marzo) e Le Gesta dell’Orlando Furioso con Salvo Piparo (29, 30 marzo).
Con una autorizzazione permanente, 12 mesi su 12, all’uso della struttura destinata ad ospitare 409 spettatori, si aprono nuove prospettive per il teatro comunale chiuso dal 1956. La prima sfida è rappresentata dalla sua gestione. Una risorsa subito pronta il Comune l’ha in casa: la Fondazione Inda che dispone di know how e di una accademia che potrebbe diventare in futuro base di una compagnia stabile. “E’ il grande sogno”, spiega il soprintendente Calbi. Ma ci sono difficoltà di carattere tecnico da affrontare e definire prima di una scelta definitiva. Che non tarderà ad arrivare. A gennaio scade infati la proroga per le visite ai siti comunali, tra cui il teatro, concessa alla Erga a cui vanno riconosciuti sforzi non comuni per la struttura.