Un premio per Frank, l’ingegnere cingalese che “spiega” la differenziata ai siracusani

 Un premio per Frank, l’ingegnere cingalese che “spiega” la differenziata ai siracusani

Ormai basta dire Frank e tutti richiamano alla mente quei cartelloni colorati sparsi per la zona sud di Siracusa, via Elorina in particolare. Invitano a non buttare rifiuti per strada, a rispettare l’ambiente siracusano ed il futuro dei piccoli siracusani che domani erediteranno questa città. Frank ne è l’autore e la sua azione volontaria e spontanea – insieme a decine di interventi di pulizia di strade e terreni limitrofi – non è passata inosservata. Un crescendo di consensi da parte dell’opinione pubblica – segno dell’efficacia della sua azione comunicativa – che adesso gli vale anche un riconoscimento pubblico. L’amministrazione comunale, infatti, consegnerà un “premio” a Frank Samaraweera (questo il suo nome completo), ingegnere nato in Sri-Lanka 65 anni fà, da un trentennio a Siracusa.
E’ stato l’assessore Fabio Granata a chiamare Frank ed invitarlo alla serata finale del Premio Vittorini, al teatro comunale. “Avremo il piacere di consegnarti un riconoscimento della Città per la tua azione e il tuo esempio di cittadino attivo”, ha detto ad un felicemente sorpreso Frank. A sollecitare un riconoscimento pubblico che rafforzasse il suo impegno volontario e gratuito per la collettività era stato anche il nostro quotidiano online, sottolineando l’efficacia della sua azione in materia di sensibilizzazione sul tema della raccolta differenziata. Frank ha fatto centro, più e meglio di chi avrebbe pure quel compito tra i “doveri” d’ufficio e di contratto.
“Per cambiare le abitudini, le nostre cattive abitudini, non c’è un’età, un giorno, un orario particolare. Quando una persona inizia a pensare che ciò che sta facendo è una cosa sbagliata, ingiusta, per sé e per gli altri, allora quel momento è il momento giusto per cambiarla”, spiega Frank nel suo italiano non sempre perfetto ma di certo efficace.
“Il cambiamento implica sempre uno sforzo ed è un atto creativo che parte dal basso. Se aspettiamo che i politici o altra gente che ha potere e denaro inizi ad operare un vero cambiamento, in nome del benessere del Pianeta, mettiamoci comodi”, aggiunge. Poi piazza un’analisi pressocè perfetta. “Qui, in questa città, sembra esserci un virus che si è insinuato nelle menti di ognuno. I siracusani sono strani, mai una cosa positiva. Sembra una maledizione. Forse vi siete dimenticati che Siracusa siete voi, che Siracusa è la somma di tutte le vostre azioni, passate e presenti. Non è colpa solo della politica. Madri e padri sono alla base del cambiamento. E se è così, il motore del cambiamento non è poi così lontano da noi, anzi è proprio dentro di noi. Mamme, papà insegnate ai vostri figli, all’interno delle famiglie, ad avere rispetto. In questo modo l’amore per l’ambiente, il riciclo, il consumo attento di ogni risorsa, saranno comportamenti spontanei, faranno parte delle abitudini”.
E detto da una persona che si firma come “un papà che pulisce per tutti i bambini”, sono parole che suonano ancora più forti.

 

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