Un secolo di iniziative e manovre per riportare Lucia a Siracusa: cosa fare oggi?

Di iniziative siracusane per riuscire a riavere il corpo di Santa Lucia, custodito a Venezia, ce ne sono state svariate nei secoli. Con una certa continuità, si ripetono da circa 500 anni a questa parte. E nell’ultimo secolo più volte si è stati ad un passo dal risultato: nel 1904 con monsignor Baranzini; durante il Fascismo con intercessione diretta di Mussolini che, però, dovette arrendersi al potente patriarca veneziano dell’epoca; e in tempi più recenti con l’arcivescovo Costanzo che fece formale richiesta al Patriarca di Venezia per la restituzione del corpo di Santa Lucia.
Ma il massimo che sin qui si è ottenuto è un accordo, nato nel 2004, per una visita ogni dieci anni del corpo della patrona siracusana. “Venezia conserva quel corpo in virtù di un duplice furto, consumato nei secoli scorsi. E’ ora di riparare a quel torto commesso in danno dei siracusani”, dice Salvo Sorbello. L’ex consigliere comunale sta lavorando ad una nuova iniziativa pubblica per chiedere la restituzione del corpo della Santa. “I tempi sono maturi. Ma serve far sentire al Vaticano la forte volontà dei siracusani. La decisione spetta al papa e Bergoglio è un profondo innovatore della Chiesa per cui è legittimo confidare in un superamento di quel logoro schema per cui Lucia è e deve rimanere a Venezia, lontana dalla sia città da dove il corpo già allora venerato venne trafugato e trattato alla stregua di un bottino di guerra”, insiste Sorbello.
Sollecitata anche un’intesa tra le principali diocesi siciliane (Siracusa, Catania e Palermo) o magari dell’intera Conferenza Episcopale Siciliana per una richiesta di restituzione ufficiale da far “pesare” proprio in Santa Sede. Insomma, per i siracusani non è più tempo di diplomazia bensì di azione. A gruppi, si sono anche organizzati in iniziative di social o fax bombing, con messaggi inviati all’account twitter del Santo Padre (Pontifex) o fax alla Prefettura Pontificia. Da diversi anni, poi, c’è una petizione pubblica sulla nota piattaforma di change.org. “I cittadini siracusani chiedono la sua restituzione in modo che possa riposare in pace nella sua città natale che tanto la ama”, si legge nella presentazione della raccolta firme virtuale che però, forse perchè poco nota, non ha ancora superato le 500 firme, ad oggi. Qui il link alla petizione online, questo il link ai social di papa Bergoglio e questo il fax della Prefettura Pontificia: 06-698.858.63.