Un sedicente frate eremita e quel contratto di locazione sospetto: sequestro preventivo di immobili a Noto
E’ stato disposto il sequestro preventivo di alcuni immobili nei pressi di Contrada di San Corrado di Fuori, a Noto. Erano nella materiale disponibilità di un uomo conosciuto alle forze di polizia e già indagato per i reati di truffa, falsità materiale commessa dal privato e abusivismo edilizio.
L’attività d’indagine, condotta dagli investigatori del Commissariato di Noto, ha consentito di acquisire, nell’agosto 2017, elementi di responsabilità a carico di un sedicente eremita circa una possibile attività truffaldina condotta ai danni di un malcapitato. Approfittando dello stato di vulnerabilità della vittima, conseguenza di un grave incidente, il sedicente eremita – con abilità persuasiva – lo induceva in errore, facendogli stipulare un contratto di comodato d’uso a titolo gratuito di un immobile a suo vantaggio. Una casa di circa 70 mq, composto da tre vani, un bagno e un cortiletto interno, adibito a deposito arredi a supporto di altro immobile dove la vittima svolgeva attività commerciale, ubicato a in Contrada San Corrado Fuori le Mura. La vittima si decideva a concedere gratuitamente l’immobile in quanto l’individuo si era presentato come un frate e la destinazione d’uso ipotizzata doveva riguardare la realizzazione di alloggi per religiosi.
Il sedicente frate, in cambio, si dichiarava pronto ad incrementare il turismo in quella zona a vantaggio dell’attività commerciale della vittima. Pensando di fare un’opera di bene in favore di un religioso, la vittima cedeva l’immobile. Le successive indagini hanno permesso ai poliziotti di acquisire il contratto di comodato in questione, sul quale era stata apposta la firma dello pseudo frate, della vittima, nonché di un ignaro religioso superiore che, venuto a conoscenza dei fatti, prendeva le distanze dall’atto redatto e dalla firma chiarendo bene che da tempo si era allontanato dall’indagato e che non aveva firmato alcun tipo di contratto, né delegato alcuno in tal senso.
Un sopralluogo nell’abitazione dove lo pseudo frate risiedeva ha consentito di riscontrare l’anomala esecuzione di lavori di ristrutturazione in atto, con abbattimento di pareti, in assenza di autorizzazione prevista per immobili sottoposti a vincolo idrogeologico e paesaggistico.
Il sedicente frate, dalle cangianti identità, che riusciva a farsi accogliere in diocesi dal vescovo di Noto, vanta numerosi precedenti penali per reati contro il patrimonio anche mediante frode commessi in altre regioni d’Italia. Si professa appartennete alla Comunità religiosa missionari eremiti urbani oblati di San Corrado, una comunità non contemplata in alcun atto della diocesi. Sussistendo, pertanto, il fumus dei delitti di truffa, falsità materiale, abusivismo edilizio, stante il rischio di consolidamento del danno cagionato, il profitto del delitto di truffa, e ritenendo sussistente il pericolo che la libera disponibilità delle opere in sequestro da parte dell’indagato potesse agevolare la commissione di nuovi reati della stesse specie di quelli per cui si procede o aggravare le conseguenze del reato col completamento delle opere abusive, il Gip il Tribunale di Siracusa ha disposto il sequestro preventivo degli immobili.