Una mostra multimediale come un viaggio nel tempo: ecco "Orestea, atto secondo"
Apre i battenti giovedì 1 luglio, la mostra multimediale “Orestea atto secondo – La ripresa delle rappresentazioni classiche dopo la Grande Guerra e l’epidemia di Spagnola”. L’inaugurazione alle 11, a Palazzo Greco, in corso Matteotti a Siracusa. La mostra resterà aperta al pubblico fino al 30 settembre 2022, per poi girare in altre città italiane e straniere.
In occasione del centenario della messa in scena delle Coefore di Eschilo, avvenuta con la direzione artistica di Ettore Romagnoli, le scene e i costumi di Duilio Cambellotti, le musiche e i cori di Giuseppe Mulè, la Fondazione Inda attraverso questa mostra, realizzata a partire dalla raccolta di fotografie inedite di Angelo Maltese e grazie a documenti d’archivio e alle nuove tecnologie audiovisive, ritorna sull’impresa storica di quel gruppo di mecenati illuminati che, riuniti intorno ai fratelli Gargallo di Castel Lentini, investirono in proprio per realizzare la rinascita del Teatro Greco.
L’allestimento della mostra, curato da Carmelo Iocolano con la supervisione di Davide Livermore, include uno Spazio del Tempo che consentirà allo spettatore di immergersi nell’atmosfera del Teatro Greco di cent’anni fa, grazie a un video realizzato da Alain Parroni che attraverso la realtà aumentate mette in movimento le immagini di Angelo Maltese.
Curatrice della mostra è Marina Valensise, consigliere delegato della Fondazione Inda. Sarà aperta tutti i giorni dalle 17 alle 21.
Intanto sabato 3 luglio, alle ore 20, debutta al Teatro Greco lo spettacolo Coefore Eumenidi di Eschilo, per la regia di Davide Livermore. Il celebre regista direttore del Teatro Nazionale di Genova, che ha coprodotto lo spettacolo, mette in scena un “sistema di potere distrutto dove il fantasma di Agamennone impregna un impianto scenico di manifesta devastazione” e spiega come “la narrazione della vicenda sarà il più possibile vicina ai nostri tempi perché come artisti abbiamo la responsabilità di dare vita alle parole della tragedia, materia viva e pulsante che racconta le umane fragilità, a volte terribili”.
La traduzione dal greco del testo di Eschilo è di Walter Lapini. Le scene sono di Davide Livermore e Lorenzo Russo Rainaldi, i costumi di Gianluca Falaschi, le musiche di Andrea Chenna, il disegno delle luci di Antonio Castro, il video design di D-Wok; Sax Nicosia, oltre a essere la voce e l’immagine di Agamennone, è anche il regista assistente.
Nel cast, Laura Marinoni (Clitennestra), Giuseppe Sartori (Oreste), Anna Della Rosa (Elettra) Stefano Santospago (Egisto), Giancarlo Judica Cordiglia (Apollo), Olivia Manescalchi (Atena), Maria Grazia Solano (Cilissa e la Pizia), Gaia Aprea, Alice Giroldini, Valentina Virando, Chiara Osella, Graziana Palazzo e Silvia Piccollo (Le Coefore), Maria Laila Fernandez, Marcello Gravina e Turi Moricca (Erinni/Eumenidi), i musici Diego Mingolla e Stefania Visalli, Spyros Chamilos (Pilade), Irasema Carpinteri (una donna), Gabriele Crisafulli, Manfredi Gimigliano, Lorenzo Iacuzio, Roberto Marra e Francesca Piccolo (guardie), Federica Cinque (statua di Atena). Coefore Eumenidi resterà in scena fino al 31 luglio.
Domenica 4 luglio, alle ore 20, va in scena la prima di Baccanti di Euripide con la regia di Carlus Padrissa, il regista catalano fondatore della compagnia La Fura dels Baus. L’allestimento non mancherà di riservare grandi sorprese con “leve, gru, funi e carrucole che andranno a comporre un Deus ex machina estetico, mettendo in risalto i corpi che, insieme agli elementi naturali, aiuteranno a percepire un’immagine antica ma moderna”.
La traduzione dal greco del testo di Euripide è di Guido Paduano. La regia, le scene e le luci sono di Carlus Padrissa, le coreografie di Mireia Romero Miralles, i costumi di Tamara Joksimovic; Emiliano Bronzino è il regista assistente, Maria Josè Revert assistente alla regia mentre Simonetta Cartia ha la direzione dei cori. Toni Garbini e Michele Salimbeni hanno collaborato alla drammaturgia.
Nel cast, Lucia Lavia (Dioniso), Ivan Graziano (Penteo), Antonello Fassari (Tiresia), Linda Gennari (Agave), Stefano Santospago (Cadmo), Antonio Bandiera (secondo messaggero), Simonetta Cartia, Elena Polic Greco (corifee), Rosy Bonfiglio, Ilaria Genatiempo, Lorenzo Grilli, Cecilia Guzzardi, Doriana La Fauci, Viola Marietti, Katia Mirabella, Giulia Valentini (coro di Baccanti), Spyros Chamilos e Francesca Piccolo (primo messaggero). Nello spettacolo sono coinvolti gli allievi dei tre anni di corso dell’Accademia d’arte del dramma antico. Baccanti resterà in scena fino al 20 agosto. Lo spettacolo, grazie all’accordo di media partnership con Rai cultura, sarà ripreso e tramesso integralmente da Rai 5.
Il programma della stagione comprende anche quest’anno le Conversazioni all’Orecchio di Dionigi, a cura di Margherita Rubino. Il 27 luglio alle 18 Massimo Fusillo interverrà su Orestea sulla scena, il 29 luglio alla stessa ora Nicola Gardini su Euripide: la parola vera; il 2 agosto Pietro Grasso parlerà di Eumenidi, i nodi secolari della giustizia; e il 6 agosto sempre alla stessa ora Antonio Calenda su Tante tragedia e una commedia.
Nella Galleria Regionale di Palazzo Bellomo sarà esposta, di fronte all’Annunciazione di Antonello da Messina l’opera di Hermann Nitsch, 79.malakion, adottata grazie alla Fondazione Morra di Napoli per la campagna di comunicazione della stagione.