Una scelta d’amore: “si” alla donazione. Prelievo multiorgano all’Umberto I di Siracusa
Grazie alla sensibilità dei suoi familiari, sono stati donati gli organi di un uomo deceduto nei giorni scorsi nel reparto di Rianimazione, a causa di una lesione cerebrovascolare. L’equipe chirurgica dell’Ismett di Palermo ha proceduto al prelievo di cuore, polmoni, fegato, reni e l’equipe dell’Oftalmologia dell’ospedale aretuseo ha prelevato le cornee che sono state destinate alla Banca degli occhi.
“Un grazie all’alto senso etico dei familiari”, spiega Graziella Basso, coordinatore Asp di Siracusa per i prelievi e i trapianti nonché dirigente medico in Anestesia e Rianimazione dell’Umberto I. “In questi giorni di festa, dai familiari affranti dal dolore arriva un messaggio di speranza: in una perdita, la più tragica per loro, ci può essere un lieve conforto. La molla per sopravvivere a questo dramma infinito sarà la consapevolezza che il loro caro servirà a ridare la vita ad altre persone. Il significato della donazione per il donatore, per il ricevente, per la società, non si esaurisce nella sua utilità, trattandosi di esperienze profondamente umane e cariche di amore e altruismo. La donazione significa guardare oltre se stessi, oltre i bisogni individuali e aprirsi con generosità verso un bene più ampio. Il personale dell’Azienda si è dimostrato sempre prontissimo ad intervenire ed è grazie alla disponibilità del donatore, se oggi altre persone hanno riacquistato la speranza e la vita”.
Il direttore generale dell’Asp di Siracusa, Salvatore Lucio Ficarra, ha elogiato la cultura della donazione anche e soprattutto sotto pandemia. “La pandemia con le sue tristi statistiche sui decessi, ci ricorda il valore della vita umana e deve farci riflettere su quanto possa essere importante permettere ad altre persone di superare gravi patologie, in cui il trapianto rappresenta l’unica soluzione e terapia salvavita”.