Uno slargo dedicato a Giuseppe Di Matteo, la scelta di Marzamemi. “No alla cultura mafiosa”
Lo slargo all’ingresso di Marzamemi è stato intitolato alla memoria di Giuseppe Di Matteo, il piccolo ucciso dalla mafia su ordine di Matteo Messina Denaro e Brusca, dopo 779 giorni di prigionia e poi sciolto nell’acido. E’ stata la sindaca di Pachino, Carmela Petralito, a raccogliere l’appello di don Maurizio Patriciello, il parroco anticamorra di Caivano, e di don Fortunato Di Noto, presidente dell’associazione Meter.
Con il via libera del nuovo prefetto di Siracusa, Raffaella Moscarella, è stata anche piazzata una targa nello slargo dove – ogni anno – passano migliaia di turisti e giovani. Alla cerimonia, questa mattina, c’erano i rappresentanti di tutti gli istituti scolastici di Pachino, oltre alle autorità civili, militari e religiose, ai rappresentanti di enti, associazioni ed istituzioni.
“Siamo certi che il piccolo Giuseppe Di Matteo da adesso avrà un posto ancora più speciale anche nel cuore dei giovani alunni di Pachino. In questi due anni, come amministrazione comunale ci siamo impegnati a condurre una forte e coerente azione per affermare la legalità e far uscire il Comune dal disastroso dissesto finanziario in cui è precipitato e che impedisce una valida programmazione. Dobbiamo essere consapevoli – ha detto la sindaca – che la lotta al malaffare, alla delinquenza non può essere lasciata allo sforzo, encomiabile ma non sufficiente, delle sole forze dell’ordine ma spetta a ciascuno di noi, nei ruoli che rivestiamo. Il tempo giudicherà la bontà dell’impegno di ciascuno di noi”.
Con un videomessaggio, don Maurizio Patriciello ha ringraziato la “sindaca Carmela” ed ha espresso l’auspicio che l’esempio di Pachino venga seguito da altri Comuni. Il giornalista Paolo Borrometi ha sottolineato che il segnale dato dall’Amministrazione pachinese “è particolarmente forte, importantissimo, perché la memoria è fondamentale. La mafia è pericolosa anche quando fa affari sul vostro territorio e non si può rimanere indifferenti. Il Comune di Pachino sta dimostrando oggi di non rimanere indifferente!”
La presidente della commissione nazionale antimafia, l’on. Chiara Colosimo, da parte sua ha voluto “stringersi in questo giorno particolare intorno alla comunità della città di Pachino, che ha rivolto un pensiero e un ricordo a Giuseppe Di Matteo, la cui storia toglie il fiato e fa capire quanto sia spietata la realtà della mafia e dei suoi uomini. Noi continueremo a combattere la mafia e tutte le attività criminali senza sosta ed esitazione, lo dobbiamo a Giuseppe e a tutti i bambini innocenti”.
Don Fortunato Di Noto, presidente dell’Associazione Meter ha concluso la manifestazione esprimendo il convincimento che “saranno i bambini a salvare i bambini, perché sono coloro che possono dare freschezza alla vita. Ringrazio di cuore Pachino che da oggi sarà ricordata nella storia perché con questo gesto ha rifiutato la cultura mafiosa. Pachino si inserisce oggi in una storia nuova, dimostra con i fatti che è possibile cambiare passo”.