Uno spiraglio per evitare una Tari ancora più cara, prorogati i termini per il Pef
Si apre uno spiraglio per evitare il temuto aumento della Tari a Siracusa, come nel resto della Sicilia. La commissione Finanze del Senato ha infatti approvato l’emendamento con cui si proroga dal 30 aprile al 30 giugno il termine di scadenza per l’approvazione delle delibere relative al Piano Economico Finanziario della Tari. L’estensione del termine consentirà ai Comuni di avere più tempo per elaborare le nuove tariffe relative alla tassa sui rifiuti con cui si mantiene il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi e urbani. In questo lasso di tempo supplementare, richiesto da Anci, la Regione Siciliana dovrebbe finalmente liberare quelle risorse promesse da oltre un anno per compartecipare alla spesa sostenuta dagli enti locali per “spedire” la spazzatura (indifferenziato) all’estero. Con quel contributo regionale, i Comuni siciliani – e Siracusa tra questi – sarebbero nella condizione di non dover ulteriormente mettere le mani nelle tasche dei contribuenti, scongiurando almeno per il 2024 un aumento altrimenti inevitabile.
I contribuenti siracusani tengono le dita incrociate mentre chiedono un’azione sempre più incisiva e costante contro evasione ed elusione Tari, la cui evidenza è direttamente proporzionale alle discariche abusive ed ai conferimenti temerari evidenti nel territorio.