Veleni a Priolo: la talpa, gli screenshot sui social, le accuse. Denunce incrociate sulle elezioni

Ancora veleni a Priolo. Dentro, fuori e tutto attorno al palazzo comunale: talpe, screenshot, accuse e denunce. Non c’è pace per la politica priolese e così nella cittadina industriale alle porte del capoluogo – dopo una campagna elettorale a dir poco accesa – è adesso tutti contro tutto.
Ad accendere le polveri, la pubblicazioni sui social degli screenshot di conversazioni private contenenti accenni da “insider” ben informato a scelte e decisioni che chiamano in causa l’ente pubblico. Con sospetti dietro l’angolo e che finiscono per non risparmiare nessuno.
“I consiglieri di opposizione del gruppo Identità Priolese chiedono al sindaco, al vice sindaco, all’assessore alla trasparenza e all’amministrazione tutta di venire immediatamente a riferire in aula in ordine ai fatti gravissimi denunciati a mezzo social che in particolare riguardano un funzionario pubblico di categoria D in servizio al comune di Priolo Gargallo al 2° settore Solidarietà Sociale”, recita una nota del gruppo vicino ad Alessandro Biamonte.
I cittadini priolesi, spiazzati, si ritrovano in mezzo ad un polverone con tanto di talpa ma senza nessuna indagine o indagato. Ma bastano gli screenshot per spingere più pezzi dell’opposizione a chiedere le dimissioni del sindaco Gianni, rieletto poche settimane addietro. “Come opposizione avvieremo sin da subito una intensa attività di ispezione e di controllo, previo accesso agli atti. Se riscontrate irregolarità, le comunicheremo ai cittadini ed agli organi competenti”, si legge nella nota diffusa dal gruppo consiliare. “Ci stiamo confrontando con i nostri legali per predisporre una memoria dettagliata da inviare alla Procura e al Prefetto per fare chiarezza sulla passata campagna elettorale e capire se sia stata pesantemente inquinata da soggetti che con operazioni di scambio di voti hanno contribuito a determinare la vittoria del sindaco Gianni”, avvisa Identità Priolese.
Pippo Gianni si mostra tranquillo. “E’ un attacco violento e volgare. Ho presentato io questa mattina diverse denunce alla Polizia Postale contro quanti hanno la memoria corta e stanno parlando e scrivendo in queste ore oltre la soglia del consentito. Invece di fare chiacchiere da bar, ne parleremo nelle sedi competenti – dice il sindaco di Priolo – così vedremo chi ha ordito disegni criminali attorno alla campagna elettorale. Su questa storia, verrà fuori la verità. Mi sono seccato di stare in silenzio e subire”.