Vendicari, ingresso alla riserva da rivedere. “Garantire sicurezza e accesso ai residenti”

 Vendicari, ingresso alla riserva da rivedere. “Garantire sicurezza e accesso ai residenti”

“I residenti in un’area limitrofa alla riserva naturale di Vendicari sono costretti a pagare per accedere alla stessa riserva, mentre la Regione si è di fatto appropriata di una strada privata per destinarla all’accesso pubblico all’area protetta”. A denunciarlo è il deputato regionale di Forza Italia, Riccardo Gennuso. Con un suo intervento, ha chiesto che venga regolamentata in modo efficace la gestione degli accessi all’area naturale.
Per Gennuso è necessario adottare provvedimenti per garantire il diritto di accesso gratuito per i residenti ed allo stesso tempo attuare misure di sicurezza adeguate che garantiscano la viabilità in caso di emergenza.
Nella sua interrogazione, il parlamentare azzurro, ricorda che a marzo del 2015, con un apposito Decreto assessoriale, era stato previsto il pagamento di un biglietto di ingresso alla riserva dall’area denominata “Cittadella”; a questo pagamento, previsto per tutti coloro che accedono all’area senza alcuna distinzione, doveva corrispondere l’attivazione di diversi servizi per i visitatori, alcuni dei quali essenziali ed obbligatori per legge quale quello di vigilanza balneare tramite bagnini di salvamento.
Solo nel 2020, senza alcun preavviso alla popolazione ed in particolare ai residenti della zona, si è data attuazione al provvedimento, ma solo per la parte limitata al pagamento del biglietto, permettendo per altro l’accesso unicamente tramite una strada, la numero IX di contrada San Lorenzo, che è però privata.
“Nessuno dei servizi previsti per i visitatori – sottolinea Gennuso – è stato attivato, mentre si è però data esecuzione alla riscossione dei biglietti senza alcuna distinzione.” Per il parlamentare regionale “siamo di fronte al paradosso di cittadini che già pagano le dovute tasse relativamente alle proprietà, curano la manutenzione di una strada privata ed ora si vedono costretti sia a dover pagare un ulteriore balzello per accedere alla riserva sia a veder usata per finalità pubbliche la strada di cui sono proprietari”.
Ad aggravare la situazione, il fatto che l’unica strada pubblica di pertinenza della riserva, la numero X, risulta chiusa da una cancellata, pur rappresentando l’unica via di fuga o di salvataggio anche per eventuali mezzi di soccorso.
Per questi motivi, Gennuso ha chiesto di “rivedere il Decreto del 2015, prevedendo ai proprietari ed affittuari degli immobili della contrada San Lorenzo di poter accedere alla riserva senza pagare alcun biglietto” ed ha sollecitato soprattutto il ripristino dell’accesso diretto alla riserva e alla spiaggia tramite la strada pubblica, “anche per garantire le necessarie condizioni di sicurezza.”

 

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