Versalis ed i piani per Priolo e Ragusa, le reazioni della politica siracusana

Al tavolo ministeriale dedicato all’esame del piano Versalis per Priolo e Ragusa hanno partecipato i parlamentari siracusani Luca Cannata (FdI) e Filippo Scerra (M5s). Nessuno spazio per i sindaci dell’area industriale aretusea, con cui c’era stato nei giorni scorsi uno scambio di comunicati stampa e note a distanza. Prevista la presenza della Regione Siciliana, anche da remoto. Al momento dell’intervento, però, nessuno ha risposto alla chiamata.
Un fatto messo in evidenza dai sindacati presenti al vertice. Anche Filippo Scerra commenta amaro: “una disattenzione discutibile, per di più in una fase cruciale per il polo petrolchimico di Siracusa e per migliaia di lavoratori tra Priolo e Ragusa a cui così si è mancato di rispetto”.
Luca Cannata, dal canto suo, mette in evidenza “l’importante segnale di fiducia per il futuro di Eni Versalis e dell’intero polo industriale di Siracusa” che arriva dal tavolo ministeriale. “Il Governo sta lavorando con determinazione per garantire il prosieguo dell’attività garantendo la tutela occupazionale e valutando e sostenendo una concreta riconversione industriale sostenibile. Questo risultato, frutto di un dialogo costante tra istituzioni, sindacati e imprese, dimostra che il nostro impegno per il territorio è tangibile e produce risultati concreti”. Per l’esponente di maggioranza “la transizione ecologica e la riconversione industriale non devono essere sinonimo di incertezza per i lavoratori, ma piuttosto un’opportunità di crescita e stabilità. Grazie al piano di investimenti strategici da parte di Eni, che si aggira intorno ai 2 miliardi di euro in 5 anni, si gettano le basi per una vera trasformazione, garantendo al contempo la salvaguardia dei posti di lavoro. Questo è un messaggio importante per i sindacati e per tutte le maestranze”
Dal canto suo, Filippo Scerra registra da una parte “l’importante volontà di mettere in campo nel breve periodo investimenti importanti in transizione” ma dall’altra non nasconde “preoccupazioni sul fronte occupazionale”. Ricorda quindi che “la storia e la vocazione industriale di Priolo e Ragusa va rispettata, soprattutto adesso che si muovono i primi passi concreti verso maggiore sostenibilità. Ragusa non può essere cancellata con un colpo di spugna e ridotta a centro di generica ricerca e sviluppo, così come non si può dimenticare che gli impianti di Priolo siano strettamente interconnessi. Questo comporta che senza un’attenta programmazione, le scelte di Versalis possono finire per incidere sulla capacità produttiva dell’intero sito di Priolo. Dobbiamo invece difendere e rafforzare l’indipendenza strategica ed energetica del nostro Paese – prosegue Filippo Scerra-. E dobbiamo riuscire a farlo mantenendo però l’ossatura strategica di Priolo e il know how di professionalità, tecnici, chimici e metalmeccanici che rappresentano la vitale base dell’energia italiana”.