Verso le elezioni a Siracusa: i cattolici in politica? "Loro ruolo sempre più marginale"
“Il ruolo dei cattolici in politica? Sempre più marginale”. Con queste parole Salvo Sorbello commenta l’attuale scenario politico, dal punto di vista del rapporto tra cristiani e politica. “E’ un tema che è sempre stato rilevante per il futuro della società siracusana”, dice l’ex dirigente provinciale di quella che fu la Democrazia Cristiana.
La scelta a sinistra di Elli Schlein come segretaria del Pd, le elezioni politiche con il Paese che vira a destra, le regionali in Lazio e Lombardia rendono – secondo Sorbello – “ancora più urgente una seria riflessione, visto che c’è sempre più gente che non si sente rappresentata e nemmeno ascoltata”.
In provincia di Siracusa, poi, “la presenza dei cattolici in politica è irrilevante”. Per questo, l’ex assessore e consigliere comunale richiama don Sturzo, “profeta inascoltato”. Cosa fare? Superare la forma-partito, “degenerata in partitocrazia in cui i soggetti principali non sono i cittadini ma organigrammi impersonali, lontani dai problemi e dal sentire della gente e che esercitano il potere in maniera verticistica”.
Manca il grande centro, riferimento per il mondo cattolico che guarda alla politica. “Penso quindi che bisogna ripartire dal popolarismo di Sturzo, dalla sua attenzione alle persone che per essere davvero forti devono essere libere. E questa nuova presenza deve fare tesoro dei sempre validi insegnamenti della Dottrina sociale cristiana, che hanno resistito al crollo delle ideologie del 900, al fallimento del comunismo e alla crisi dello stesso capitalismo. Solo così il cattolicesimo sociale può costituire la traccia per restituire valore ideale all’impegno politico, per trasformarlo in vera e propria carità politica”, la riflessione di Salvo Sorbello.