Vertenza Sma/Simply, c’è il closing: accordo con Arena e Radenza, garantiti i lavoratori
Anche i 2 punti vendita Sma/Simply di Siracusa passano alle società del gruppo Arena con insegna Decò. Quelli di Priolo e Lentini, invece, al gruppo Radenza. Soddisfatti i sindacati per la positiva conclusione della vertenza con l’accordo per il mantenimento delle medesime condizioni contrattuali e retributive.
“Si chiude positivamente una delle vertenze più delicate degli ultimi anni”, commenta Marianna Flauto, segretario generale della Uiltucs Sicilia. “Con questo accordo si sancisce l’uscita definita di Sma dalla Sicilia, situazione che aveva creato molti timori tra i mille dipendenti di cui 180 sono andati in mobilità, perché molti di loro erano alle dipendenze di questa azienda da più di 30 anni”.
Decò diventa leader della grande distribuzione organizzata in Sicilia, con un progetto di espansione che nei prossimi giorni vedrà anche l’acquisizione di una parte dei negozi Cambria a insegna Spaccio alimentare tra cui anche quello dell’ex centro commerciale Papiri, a Siracusa.
La nuova proprietà ha assicurato un consistente piano di investimenti per ristrutturare i punti vendita. Durante questo periodo i lavoratori saranno sostenuti dalla cassa integrazione.
“Non è stata una trattativa semplice”, spiega il segretario provinciale della Filcams, Alessandro Vasquez. “Oltre quindici ore di vertice per riuscire ad evitare il rischio spezzatino ed ottenere garanzie per i lavoratori. Abbiamo preteso ed ottenuto ad esempio la clausola di salvaguardia per i lavoratori che potrebbero essere Interessati in futuro da una possibile chiusura del proprio punto vendita, nei supermercati immediatamente limitrofi. Le aziende avevano anche richiesto l’abbattimento degli scatti d’anzianità, l’abolizione dei super minimi, ed altre deroghe al contratto nazionale, richieste rispedite al mittente. L’augurio adesso, è che il gruppo Arena riesca a consolidare la propria presenza nei punti rilevati – continua Vasquez – garantendo prospettive di sviluppo ai propri dipendenti e che il Gruppo Radenza faccia quel salto di qualità che tuteli i lavoratori e le lavoratrici nella stessa maniera dei colleghi appena transitati a Decó.