Via Ascari, emergenza dimenticata. Fratelli d’Italia: “Urge rifacimento. E i sottopassi…”

Fratelli d’Italia punta le sue attenzioni su via Ascari, a Siracusa. La presidente del circolo Atreju, Samanta Ponzio, sollecita il Comune: “Serve una migliore programmazione degli interventi”. Le condizioni della strada che mette in collegamento la ss124 con Necropoli del Fusco sono notoriamente pessime. “Abbiamo chiesto più volte la messa in sicurezza e il ripristino dei piloni dei ponti al circuito in via Ascari, come abbiamo chiesto più volte il rifacimento del manto stradale di quel tratto di strada ormai al degrado e pericolosissima. Durante le piogge stagionali si creano dei veri e propri allagamenti e non basta mettere le transenne per evitarne l’accesso, perché quel tratto di strada è altamente trafficato in quanto arteria di sfogo per l’ingresso e l’uscita da Siracusa”, ricorda la Ponzio.
“Non basta programmare la partecipazione a concorsi nazionali o organizzare incontri e convegni di livello mondiale se poi non si rende la città vivibile. Quando si invitano ospiti a casa, l’ambiente deve essere sicuro, pulito, ordinato e organizzato e purtroppo Siracusa è in degrado”, conclude la presidente del circolo Atreju di FdI.
A lei replica il delegato del quartiere Neapolis, Giovanni Di Lorenzo. “Invece di limitarsi al populismo spicciolo, si potrebbero approfondire le tematiche. Così avrebbe appreso che la proprietà dei sottopassi di via Ascari, come di tutto il perimetro dell’area dell’ex circuito, è di proprietà della ex Provincia Regionale, oggi Libero Consorzio tra i comuni della provincia di Siracusa. Comprendo bene – dice ancora – che la campagna elettorale è avviata ma prendere abbagli, ignorando chi debba intervenire sull’opera, non restituisce un quadro edificante dell’azione politica a favore della comunità amministrata. Quanto all’intervento di rimessa in pristino di tutta l’area dell’ex circuito, non solo di quella ricadente su Via Ascari, è urgente e necessaria. Per questo abbiamo compulsato, sia personalmente che tramite gli uffici comunali, per quel tratto ricompreso in ambito urbano, i deputati uffici dell’ex Provincia, mai ricevendo riscontro. Amministrazione sorda si, ma provinciale”, chiosa Di Lorenzo.